Accorpamento tra scuole, polemiche

Accorpamento tra scuole, polemiche
Chiavari: tante case e tanti bimbi

Le Regioni hanno impugnato il provvedimento ma, nel frattempo, bisogna organizzare l’accorpamento in istituti comprensivi. Il Pd di Chiavari: “Evitiamo un istituto unico da duemila alunni!”.

Ci sono polemiche, per la questione del dimensionamento scolastico. Ricordiamo che, in base a quanto stabilito nell’ultima manovra economica, è prevista la cancellazione di tutte le scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di primo grado, da sostituirsi con istituti comprensivi di almeno mille alunni: al di sotto di quella soglia, non ci sarà un preside, ma un reggente, che fisicamente rimarrà in un altro istituto comprensivo. Sette Regioni, tra cui la Liguria, nel nome della competenza in materia, hanno impgnato il provvedimento alla Corte costituzionale. “E’ giusto il ricorso – afferma il consigliere regionale Armando Ezio Capurro -, in quanto molti istituti rischiano di perdere la loro autonomia”. A Chiavari, invece, il locale circolo del Partito Democratico critica anche quello che definisce “il silenzio della giunta Agostino”, bollandolo come “inaccettabile”. Tra le possibilità aperte a Chiavari per assolvere alla legge, il Pd critica l’accorpamento in un unico istituto comprensivo da oltre duemila alunni, che, secondo il segretario Mauro Ferretti, comporterebbe “una drastica riduzione degli organici, tale da compromettere la qualità dell’offerta formativa e la possibilità di tutelare adeguatamente la sicurezza degli alunni”. Meglio, allora, ragionare su due istituti comprensivi, “ma cancellando gli attuali squilibri tra i due circoli didattici e sdoppiando l’attuale scuola media”.