Aeroporto di Genova declassato: è scalo non strategico

Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast

Franco Orio: “Non una sorpresa ma un danno per il turismo del Levante, dove stanno andando molto forti le presenze straniere. I problemi restano, malgrado la buona stagione di quest’anno”.

Riportiamo l’intervento di Franco Orio, presidente del Consorzio Portofino Coast, all’interno del nostro programma RadioAzione di questa mattina.

Torniamo a parlare di aeroporto perché in questi giorni è arrivata la doccia fredda per il nostro scalo con il declassamento a scalo non strategico. Cosa comporta questa decisione?

Certo la decisione lascia l’amaro in bocca, ma non arriva inaspettata.

L’Aeroporto di Genova attualmente presenta punti di forte criticità che ne impediscono un potenziamento e uno sviluppo.

C’è il problema già evidenziato del bacino di utenza che è eroso in parte dal dinamismo dei due aeroporti situati immediatamente a ridosso della nostra Regione, a levante Pisa e a ponente Nizza.

Ma esistono anche molti altri problemi evidenziati dal Presidente dell’Autorità Portuale Merlo, socio di maggioranza della società di gestione dello scalo genovese. In un recente intervento Merlo lamenta un pericoloso immobilismo che ha impedito fino ad oggi interventi significativi, in grado di migliorare le performance dello scalo genovese.

L’aeroporto di Genova necessità di interventi strutturali, come il rifacimento dell’aerostazione, il completamento del nodo ferroviario di Genova, una riduzione dei costi di gestione , una rivisitazione del piano industriale e dei finanziamenti finalizzati alla realizzazione di politiche turistiche adeguate al suo rilancio.

Non servono quindi solo nuovi collegamenti.

Di questo si è già ampiamente parlato in questi anni, ma con risultati purtroppo modesti.

Anche qui, come in molti altri aspetti del turismo, servirebbe una vera e propria strategia, in grado di individuare risorse e di mettere in campo politiche innovative, ponendosi obiettivi concreti e raggiungibili.

 

Qual è il rischio che si corre in questo momento dal punto di vista dei collegamenti?

 

Vorrei parlare in particolare del nostro comprensorio, dove il turismo straniero sta toccando livelli altissimi e sta dando grandi soddisfazioni agli operatori. I collegamenti sono uno dei punti cruciali, dei pilastri sui quali si basa la nostra economia turistica.

I turisti, quelli numerosissimi che hanno frequentato le nostre località durante questa estate, o quelli che a vario titolo scelgono la nostra destinazione durante l’anno, hanno bisogno di raggiungere con facilità la nostra Riviera. L’aeroporto di Genova e tutta la rete di collegamenti stradali e ferroviari che serve il nostro territorio sono importantissimi per la nostra economia turistica. La mancanza di politiche in grado di produrre i necessari miglioramenti di queste infrastrutture strategiche, è molto dannosa all’economia del nostro territorio basata in buona parte sul turismo.

La preoccupazione è che ancora una volta si parli di questi argomenti solo per fare sterili polemiche. Crogiolarsi nei buoni risultati di una stagione estiva particolarmente fortunata non è né utile né saggio. Bisogna rimboccarsi le maniche e chiedere a gran voce che questi problemi vengano finalmente affrontati e avviati a soluzione in modo chiaro ed efficace.