Anfore romane ritrovate al largo di Portofino, al via la ricerca del relitto

Le anfore arrivate al porto di Santa Margherita
Le anfore arrivate al porto di Santa Margherita
Le anfore arrivate al porto di Santa Margherita

A seguito del ritrovamento di quattro anfore romane ripescate da un pescatore sammargheritese al largo di Portofino, la sovrintendenza archeologica di Genova intende dare il via alle ricerche del relitto dal quale devono provenire. Le anfore saranno esposte al Civico Museo del Mare di Santa Margherita.

La sovrintendenza archeologica di Genova conferma la rilevanza della scoperta e lancia una nuova campagna alla ricerca di un relitto che, evidentemente, deve essere inabissato al largo di Portofino. E’ quanto emerge dalla conferenza stampa di questa mattina, dedicata alla scoperta del pescatore sammargheritese Gianni Paccagnella, che, lo scorso 27 maggio, ha tirato su con le sue reti quattro anfore. Anton Luca Trigona, responsabile della archeologia subacquea della Sovrintendenza di Genova, conferma trattarsi di reperti romani, di fabbricazione della Campania settentrionale, databili tra il II ed il I secolo avanti Cristo e che la produzione seriale lascia proprio supporre la presenza di una nave inabissata: “Ora inizieremo le ricerche e conto di localizzarla entro l’estate”, ha detto. Ultimati gli accertamenti necessari, invece, le anfore saranno destinate, come da volontà espressa da Paccagnella, al Civico Museo del Mare che il Comune di Santa Margherita sta allestendo come un percorso lungo la città. Il presidente Paolo Pendola era presente, stamattina nel municipio di Santa Margherita, con il sindaco Paolo Donadoni e i rappresentanti di Capitanera di porto e Area marina protetta.