Aqua srl: ripristinate le vasche dell’itticoltura di Lavagna, l’azienda pensa ad espandersi

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Oggi i vertici aziendali hanno incontrato la stampa

La mareggiata dello scorso autunno ha colpito duro, ma l’azienda ha rialzato la testa. Il prodotto piace al mercato e la volontà è quella di crescere ancora.

Dopo la mareggiata dello scorso autunno Aqua srl, la società che gestisce l’impianto di itticoltura di Lavagna, rialza la testa. Le sedici vasche sono state ripristinate e rinforzate a tempo di record.

Roberto Co’ (amministratore delegato): “Abbiamo lavorato sugli ormeggi, raddoppiato la superficie delle ancore e quindi più che raddoppiato la tenuta, perché abbiamo anche modificato la forma della pala. Le ancore hanno rappresentato un elemento critico, perché si sono mosse in occasione della mareggiata. Siamo inoltre intervenuti sulla struttura delle gabbie, incrementando lo spessore dei tubolari e inserendo dei supporti di rinforzo, sia sui piedini, sia in prossimità degli attacchi degli ormeggi. In ultimo abbiamo modificato anche il sistema di affondamento: in caso di gabbia immersa o di rottura degli ormeggi, la gabbia resterà in posizione e non sarà schiacciata sul fondo”.

Orate e branzini di Aqua incontrano i favori del mercato. Nel 2017 il giro d’affari è stato di oltre 3 milioni di euro e sono 15 i dipendenti che lavorano a tempo pieno per l’azienda. Per il futuro, Aqua pensa ad un piano di sviluppo e ad una comunicazione più incisiva. Ascoltiamo il presidente Davide Orsi.

Davide Orsi (presidente): “La nostra intenzione, vista la risposta del mercato, è quella di ricercare altri siti dove installare impianti analoghi a quello di Lavagna, con caratteristiche ambientali sempre dello stesso tipo, per garantire sempre lo stesso livello di prodotto. Molto spesso ci sono delle convinzioni infondate rispetto alla qualità del pesce di allevamento: con dati oggettivi abbiamo potuto dimostrare che queste convinzioni sono prive di giustificazioni”.