“Areoporto di Genova scalo strategico ma i problemi restano”

Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast

Franco Orio interviene dopo la dichiarazione favorevole al Cristoforo Colombo: “Si sta lavorando ma mancano ancora troppi collegamenti. Per la Riviera l’accessibilità rimane un problema”.

Riportiamo l’intervento di Franco Orio, presidente del Consorzio Portofino Coast, inserito nel nostro programma RadioAzione di questa mattina.

E’ di questi giorni la notizia di del possibile reinserimento dell’Aeroporto di Genova tra gli scali strategici del nostro Paese. Ritiene che questo passaggio sia importate per il potenziamento dei collegamenti aerei verso la nostra destinazione?

L’Aeroporto di Genova è lo scalo più vicino alla nostra Riviera, e quindi è ovvio che un suo potenziamento potrebbe contribuire in modo significativo ad attrarre visitatori anche da quelle destinazioni che attualmente non possono contare su collegamenti diretti.

Il bacino di utenza dello scalo genovese è eroso in parte dal dinamismo dei due aeroporti situati immediatamente a ridosso della nostra Regione, a levante Pisa e a ponente Nizza. Di fatto attualmente, nonostante le buone performance dichiarate nell’ultimo periodo, sono molte le destinazioni Europee che non dispongono di collegamenti con Genova, e questo limita molto le nostre possibilità di proporci in modo convincente verso alcuni mercati come per esempio quello scandinavo o quello del nord Europa in generale. Anche altre destinazioni per le quali disponiamo di collegamenti diretti sono penalizzate per esempio da orari poco gestibili o da vettori che applicano quotazioni troppo elevate rispetto alla media del mercato.

Si sta lavorando a diversi livelli per ovviare almeno in parte a queste carenze, e certamente il fatto che Genova possa essere nuovamente considerato come scalo strategico può aiutare, ma la battaglia è difficile, perché la trattativa con le compagnie aeree è una trattativa prevalentemente economica. I vettori vogliono ottenere dei risultati, e ovviamente spesso non è semplice poterli garantire. Ci auguriamo che almeno alcune delle possibili nuove rotte possano presto essere aperte e mantenute, per dare finalmente nuovo slancio a questo scalo che ovviamente per noi è importantissimo.

Quali altre iniziative potrebbero essere intraprese per migliorare l’accessibilità del nostro territorio?

Il problema dell’accessibilità per noi è molto pesante.

Non solo i collegamenti aerei sono da potenziare, ma anche quelli stradali e ferroviari sono difficoltosi e spesso problematici.

Da una parte ci sono le autostrade che ormai da tempo sono insufficienti al traffico in entrata e in uscita e che rendono difficili anche i collegamenti con lo stesso aeroporto.

Dall’altra le ferrovie che, oltre ai problemi noti, non servono la nostra Regione con treni ad alta velocità.

Il nostro territorio è così fortemente penalizzato in tutti quei contesti in cui l’accessibilità è fattore strategico ed economico determinante.