Atp, il piano industriale coinvolge anche i biglietti dei passeggeri

L
L'azienda cerca le risorse per passare il 2016
L’azienda cerca le risorse per passare il 2016

Ieri, incontro tra sindacati e azienda con presentazione di proposte da parte dei vertici. Confermato lo sciopero di 8 ore, dalle 9 alle 17, per martedì prossimo.

Se oggi è sciopero nel trasporto ferroviario, martedì prossimo saranno, nuovamente, i lavoratori di Atp ad incrociare le braccia. In particolare, le corriere dovrebbero essere, in gran numero, ferme dalle 9 alle 17: nei due precedenti scioperi di questo autunno, l’adesione era stata attorno al 70%. Questa volta, il giorno di proclamazione dei sindacati confederali e della Faisa Cisal coincide con quello della Usb, che non scioperava nelle precedenti occasioni. Secondo quanto riferisce oggi “Il Secolo XIX”, nell’incontro di ieri tra sindacati e azienda non si è trovato l’accordo sul piano industriale da applicare nel 2016. In particolare, per traguardare il prossimo anno, i vertici di Atp chiedono ai lavoratori di continuare a rinunciare all’integrativo, già sacrificato quest’anno, pari a circa un 30% della vecchia retribuzione. Se applicato, il nuovo piano avrebbe conseguenze anche per i viaggiatori. Si ipotizza, infatti, di accorciare da 100 a 85 minuti la durata del biglietto ordinario di 1,80 euro, con penalizzazione di chi effettua i viaggi più lunghi. La tratta più “monetizzabile”, ovvero quella tra Santa Margherita e Portofino, verrebbe a costare 5 euro per l’andata e ritorno, con i 3,60 dei due normali biglietti ordinari. Si prevede anche di esternalizzare ad un’altra impresa circa 500mila chilometri di servizio. Nei prossimi giorni, evidentemente, verrà presa una decisione definitiva, mentre rimane sullo sfondo anche la prospettiva futura di un assorbimento, almeno parziale, di Atp da parte della genovese Amt.