Barriere ferroviarie, ecco la delibera tecnica del Comune di Chiavari

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È stata depositata la proposta di delibera che il sindaco di Chiavari Federico Messuti porterà in consiglio comunale venerdì per bloccare il progetto di installazione delle barriere fonoassorbenti di Reti Ferroviarie Italiane.

“Un atto tecnico che costituirà il parere contrario all’opera da parte del Comune. Verrà formalizzato dal dirigente comunale e presentato in conferenza dei servizi entro il termine fissato per il 21 febbraio, chiedendo, una volta per tutte, di respingere e bocciare il progetto. A Roma, oggi pomeriggio, ne sottoporremo il contenuto sia al viceministro Rixi sia ai vertici di Rfi. Siamo fiduciosi – afferma Messuti – Grazie a questa delibera, che verrà votata durante prossimo consiglio, confidiamo di bloccare l’opera”. Queste le motivazioni tecniche contro la realizzazione del progetto di Rete ferroviaria Italiana: la carenza relativamente allo studio-comparazione e individuazione di ogni soluzione alternativa; il non giustificato e non proporzionato impatto delle opere a progetto, per le loro caratteristiche tipologiche e dimensionali, nei riguardi dei beni vincolati, e più in generale in relazione agli aspetti paesaggistici del territorio costiero e del litorale marino; la carenza ed erroneità del progetto in ordine alla valutazione dell’inserimento ambientale dell’intervento e carenza ed erroneità delle motivazioni tecniche a scelta della soluzione in violazione del decreto del 2000, e la notevole incidenza delle barriere nei riguardi del contesto urbano storicamente costituitosi nel tempo e della qualità di vita degli abitanti; la violazione dell’articolo 9 in ordine alla distanza tra porzioni di barriere a progetto e le pareti finestrate di alcuni edifici latistanti la linea ferroviaria; la contrarietà al Piano di Bacino vigente e comunque carenza di istruttoria in ordine ai rischi dell’aumento di vulnerabilità rispetto ad eventi alluvionali; la mancata valutazione complessiva delle conseguenze, in termini acustici, sia per gli edifici-ricettori siti in prossimità delle interruzioni delle barriere sia sulla rifrazione dell’inquinamento acustico proveniente dalle arterie stradali latistanti la ferrovia; la violazione del principio di proporzionalità tra il beneficio che si vorrebbe procurare e i pregiudizi derivanti dallo strumento a tal fine (senza adeguata motivazione e istruttoria) prescelto da RFI.