Battaglia del vino, i produttori si rivolgono alla Regione

“Anche l’entroterra deve rientrare nell’etichetta Portofino”. Tutti vogliono fregiarsi del marchio di Portofino. E’ più che mai aperta, allora, la battaglia del vino, nel Tigullio. Ieri sera, si è svolta nella sala consiliare del comune di Cogorno l’assemblea dei produttori vinicoli dell’entroterra, venticinque, che hanno elaborato un documento da inviare, martedì, all’assessorato alle politiche agricole della Regione, che proprio martedì dovrebbe avere un nuovo titolare. I venticinque contestano la richiesta di istituire una sottozona denominata “Portofino” nell’ambito della doc “Golfo del Tigullio”, partita da due produttori della costa, sempre ad indirizzo della Regione, che deve, però, girarla al Ministero delle Politiche Agricole. I produttori dell’entroterra chiedono che, allora, si provveda a modificare per tutti l’etichetta della doc, facendola chiamare “Golfo del Tigullio – Portofino”. “L’istituzione di una sottozona – dice il documento già pronto per essere inviato – si tradurrebbe in concreto in un evidente danno di immagine per i produttori della già esigua Doc Golfo del Tigullio”. E secondo i produttori dell’entroterra “non esiste una “oggettiva e documentata diversità qualitativa del vino prodotto nella sottozona, rispetto alla produzione dell’entroterra”. Il presidente del consorzio, Battista Garibaldi, fa sapere di avere la sottoscrizione del documento da parte dei sindaci del territorio della Val Petronio e dell’entroterra del Tigullio, oltre che del consigliere regionale Pdl Gino Garibaldi.


Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it