Cantieri Navali, tensione: il rischio è che l’attività non riprenda mai

Cantieri Navali, tensione: il rischio è che l’attività non riprenda mai
L'incontro si è tenuto a Palazzo Franzoni

Riunione ieri pomeriggio in comune a Lavagna: sfumata l’ipotesi Gavio, si teme la vendita con spacchettamento. Stringono i tempi per la fine della cassa integrazione.

Si fa difficile, la situazione dei Cantieri Navali Lavagna. Dalla riunione del tardo pomeriggio di ieri con la curatrice fallimentare, che ha messo attorno al tavolo sindaco, Regione, Confindustria e sindacati, emerge come sia ormai molto concreta l’ipotesi che, alla prossima vendita, si dia corso allo spacchettamento, ovvero alla cessione del marchio separatamente da sede e macchinari. La vendita unica, invece, era vista da tutti come condizione necessaria per riprendere l’attività. Al contempo, sembra sfumata l’opportunità di avere Beniamino Gavio come acquirente, visto che, nel frattempo, questi ha invece acquistato i cantieri Cerri di Carrara. Si avvicina, poi, la data di fine anno, con la scadenza della cassa integrazione per i dipendenti ancora in organico ai falliti Cantieri Navali.