Capurro-Pescino, la querelle infinita

L’ex sindaco di Rapallo rimarca il rinvio a giudizio per calunnia dello storico rivale.

E’ una querelle di lungo corso quella tra Andrea Pescino, candidato alle provinciale del 2007 per Forza Nuova e Lega Ligure, e l’ex sindaco di Rapallo, oggi consigliere regionale, Armando Ezio Capurro. Ieri Pescino è stato rinviato a giudizio per calunnia nei confronti di Capurro dal gip del Tribunale di Chiavari Mauro Amisano, su richiesta del pubblico ministero Francesco Brancaccio. Pescino inoltre, il prossimo 29 novembre, dovrà presentarsi in Tribunale a Genova per un processo per diffamazione relativo alla distribuzione di alcuni volantini, avvenuta nel 2007 durante la campagna elettorale per l’elezione del sindaco di Rapallo. In passato Pescino era già stato condannato due volte per vicende simili: nel 2005 a tre mesi di reclusione, poi tramutata in pena pecuniara, per diffamazione, e nello scorso mese di maggio di nuovo a tre mesi e al risarcimento di 5.000 euro quale provvisionale, in seguito ad una denuncia di Capurro. “Le condanne evidenziano – commenta il consigliere regionale – come i nodi prima o poi vengano al pettine e Pescino venga chiamato dalla legge a renderne conto”.