Cassa integrazione alla Serti: firmato l’accordo

Per i quindici dipendenti di Chiavari dell’azienda erede di Tributi Italia, anche la prospettiva della mobilità per lasciare il posto di lavoro. Attesa invece per la Lames.

Non c’è stata soluzione che non fosse la cassa integrazione in deroga, per i 15 lavoratori della sede centrale, chiavarese, della Serti, l’azienda di riscossione che ha raccolto l’eredità di Tributi Italia. Ieri, nella sede della Regione, a Genova, è stato firmato l’accordo tra il rappresentante dell’azienda e quello dei sindacati, per cinque mesi di cassa integrazione in deroga, a partire dallo scorso primo gennaio, con la successiva possibilità di mobilità, e quindi fuoriuscita dei lavoratori con ammortizzatore. L’accordo è stato dettato dalla presa atto della mancanza di novità nelle prospettive dell’azienda, che è in arretrato di numerose mensilità nel pagamento degli stipendi ai dipendenti.

Si attende per oggi, invece, l’ultima parola quanto al salvataggio della Lames. Il commissario giudiziale, Aldo Borrelli, infatti, deve incontrare il giudice delegato, per verificare come sia andato il voto tra i creditori dell’azienda, chiamati ad accettare o rifiutare il concordato preventivo che li rimborsava solo parzialmente delle cifre vantate, dopo l’assemblea che si era svolta il 19 dicembre scorso. Per la ratifica del piano, occorre una maggioranza favorevole.