Cassonetti gialli della Caritas, Officina Lavagnese attende una risposta dal Comune
Lo scorso gennaio Officina Lavagnese aveva inviato al sindaco di Lavagna e all’assessore alla nettezza urbana una interrogazione con richiesta di risposta scritta relativamente alla scelta operata dall’amministrazione di eliminare i cassonetti gialli della Caritas per la raccolta di indumenti e stracci. “Non avendo ricevuto ad oggi nessuna risposta scritta e avendo raccolto da parte di molti cittadini la richiesta di ripristinare tale servizio di raccolta, ribadiamo quanto contenuto nella nostra precedente interrogazione. Ricordiamo che la raccolta degli abiti usati e degli stracci fornisce, sul territorio, una fonte di lavoro per cooperative che offrono occupazione a persone disagiate o diversamente abili – dicono Stefani e Pittau -.
I materiali venduti vengono recuperati trasformati e riusati. Il servizio di tale raccolta è a costo zero per il Comune. Inoltre tale raccolta differenziata permette di contribuire a ridurre la quantità di rifiuto secco, in quanto, in assenza dei cassonetti gialli, tale rifiuto è destinato a finire nelle discariche. Ricordiamo inoltre che le associazioni di volontariato che assistono le persone bisognose, ricevono solo abiti in buono stato e che non ritirano il materiale di provenienza dai cassonetti gialli” chiudono i due.