Chiavari, Cervini torna all’attacco della Lames

Il consigliere comunale Emilio Cervini
Il consigliere comunale Emilio Cervini
Il consigliere comunale Emilio Cervini

“Debiti del 2008? Allora che senso aveva il piano industriale presentato ai consiglieri?”. Silvia Garibaldi, invece, critica la differenziata: “Bidoncini dei negozianti usati da estranei”.

La situazione della Lames, con la procedura di concordato preventivo, è al centro del dibattito politico di Chiavari. Il consigliere di minoranza Emilio Cervini si dice preoccupato dall’affermazione della proprietà secondo cui “i 23 milioni di debiti non sono una novità delle ultime settimane e sono maturati nel 2008”. “Questo – dice Cervini – ci sorprende non poco e ci induce a chiedere una maggiore serietà nei confronti sia dei lavoratori che dell’intera città. Infatti, non più tardi di un mese fa, ci è stato presentato un Programma Industriale Triennale che avevamo giustamente definito “una presa in giro” e che nulla faceva presagire alla crisi attuale”. La conclusione è la richiesta al sindaco Levaggi “di porre come priorità dell’azione amministrativa la garanzia e la salvaguardia dei posti di lavoro, anziché il trasferimento di Lames a Cicagna”.

Silvia Garibaldi, invece, è critica sulle modalità di introduzione della raccolta differenziata porta a porta. “Molti esercizi – dice – lamentano il mancato ritiro dell’umido, l’uso improprio del loro bidone che viene riempito da ignoti con altre tipologie di rifiuto, alcune vie secondarie prese come discarica. Molti cittadini lamentano la scarsa igienicità del bidoncino che, lasciato fuori tutta la notte, è alla mercé dei vandali, del vento e della pioggia”.