Chiavari, il Comune ha pagato i debiti alle imprese

Chiavari, il Comune ha pagato i debiti alle imprese
Roberto Levaggi e Renata Oliveri

L’annuncio di Levaggi e Oliveri: quasi esauriti i pagamenti. Si sblocca il lavoro per la pista ciclabile: “Cantiere a giorni”.

Possono partire, a Chiavari, i tanto attesi lavori per il prolungamento della pista ciclabile lungo l’Entella, sino alle caserme di Caperana: l’opera era già appaltata dall’amministrazione Agostino ma l’attuale sindaco, Roberto Levaggi, ha sempre detto di non partire per non accumulare debiti con una nuova azienda, a fronte dei 13 milioni dovuti a fornitori vari, che erano presenti in cassa ma non versabili, per i noti vincoli del patto di stabilità. Dopo lo sblocco di fondi dato dalla Regione l’anno scorso e l’ultimo del governo Monti ad aprile, e dopo l’impiego di risorse proprie da oneri, secondo quanto annunciato questa mattina dallo stesso Levaggi e dall’assessore al Bilancio, Renata Oliveri, restano da pagare solo 500 mila euro, di cui 150mila verranno versati a breve e 300mila non possono essere versati per problemi dei creditori. “Quando sono entrato, le aziende non volevano partecipare a gare, anche di importo minimo, per il Comune di Chiavari, perché chiedevano di avere pagata una fattura precedente, o addirittura spiegavano di non avere le risorse per pagarsi il gasolio”, dice Levaggi, che aggiunge: “Siamo riusciti ad ottenere lo sblocco di così tante risorse per la nostra puntuale ricostruzione dei debiti in atto e le nostre pressioni verso gli enti superiori, anche attraverso l’Anci”. Se il pregresso, adesso, è quasi chiuso, comunque sarà ben difficile programmare opere pubbliche significative per il nuovo anno, a meno che non intervenga la vendita della Colonia Fara, perché il patto di stabilità è sempre in atto. “Partiamo con la pista ciclabile sino alle caserme, in base al progetto dell’amministrazione precedente – dice Levaggi -. Poi, pensiamo di mettere nel bilancio 2013 una somma per portare la pista stessa sino a Carasco, magari solo con terra battuta, senza illuminazione o pavimentazione”.