Chiesa, polemica sulla caccia: “Fondi per i danni causati dallo storno”

Chiesa, polemica sulla caccia: “Fondi per i danni causati dallo storno”
Il consigliere regionale Ezio Chiesa

Ezio Chiesa,  di Liguria Viva, intervienre sulla caccia allo storno, chiedendo di dirottare parte delle risorse destinate ai danni provocati dai cinghiali. Il consiglio regionale intanto vota unanime l’emendamento relativo al disegno di legge sui programmi di intervento strategico.

Il consigliere regionale di Liguria Viva Ezio Chiesa è intervenuto a margine della proposta presentata alcuni consiglieri di opposizione circa le disposizioni per l’applicazione del regime di deroga per lo storno riguardante la stagione venatoria 2012/2013. Secondo Chiesa, “invece di insistere sulla piccola quantità cacciabile, bisogna intervenire sulla richiesta danni all’agricoltura causati dalla specie: parte delle risorse che arrivano dalle tasse pagate dai cacciatori – prosegue – e adoperate per i danni causati dagli ungulati, devono essere investite anche per consentire la caccia delle specie in deroga facendo fronte ai danneggiamenti provocati dallo storno”.
La tematica è differente, ma riguarda sempre Chiesa, l’approvazione all’unanimità da parte del consiglio regionale dell’emendamento presentato dal consigliere al disegno di legge relativo ai programmi di intervento strategico (Pris) per agevolare la realizzazione delle grandi opere infrastrutturali attraverso la ricerca della coesione territoriale e sociale: “La legge che prevede la corresponsione e di un’indennità ai soggetti residenti e alle attività economiche che devono essere trasferita a seguito di opere infrastrutturali strategiche è ora stata ampliata anche agli altri enti locali, che intendono realizzare opere di loro stretta competenza. L’emendamento permette ai Comuni che agiscono in veste di soggetti attuatori di grandi opere la possibilità di ridurre del 50% le indennità speciali previste dagli articoli 6 e 6 bis dalla legge approvata ieri che ammontano a 40mila euro. Si evitano così possibili contenziosi con i privati e nel contempo si tutelano le amministrazioni locali impegnate nel realizzare opere con risorse finanziarie limitate”.