Code in autostrada, è scontro politico

Code in autostrada, è scontro politico
Il presidente della Regione Giovanni Toti

Le estenuanti code in autostrada di questi giorni stanno generando molte polemiche politiche .”Dal crollo del Ponte Morandi è in corso da un anno e mezzo una vera e propria guerra tra il Governo, unico e solo ad avere competenza sulle reti autostradali, e la Società Autostrade”,dice il presidente della Regione, Giovanni Toti, che commenta ancora: ”Di questa guerra, che non ha prodotto alcun risultato, la vera vittima è la Liguria: invece di fare giustizia delle vittime del Morandi, nella inconcludenza dei vuoti proclami, sta rimandando schiacciata una regione, proprio quella che ha sofferto per la tragedia del crollo”. La conclusione di Toti: “Di fronte a tutto questo il Governo decida ciò che ritiene, ritiri la concessione o non la ritiri, ma torni a fare il Governo: convochi subito tutte le parti, metta in piedi un piano emergenza, informi le istituzioni locali e si assuma le proprie responsabilità verso i cittadini”. Replica il gruppo del Pd in consiglio regionale: “Il presidente Toti arriva sempre un minuto dopo che è scoppiata l’emergenza, mai in anticipo. Buona parte dei lavori che hanno causato il blocco del traffico in questi giorni erano programmati da tempo. Si sapeva quando sarebbero stati eseguiti e nessuno ha fatto in modo che non si sovrapponessero”. Secondo Alice Salvatore, capogruppo del MoVimento 5 Stelle, “chi guida la Liguria da 5 anni non attacca chi questi disagi li ha creati, perché non vengono dal nulla ma sono generati da azioni specifiche e da mancanze mai stigmatizzate, se non da me, in Consiglio Regionale, e dal MoVimento 5 Stelle tutto. Non viene mai attaccata la Società Autostrade, che lucra ogni giorno per milioni e milioni di euro togliendoli dalle nostre tasche con i carissimi pedaggi autostradali. Attaccano il Governo, persino la Procura viene indicata come punto di partenza dei disagi. Tutti tranne i Benetton”.