Codice identificativo obbligatorio per gli appartamenti ad uso turistico

Codice identificativo obbligatorio per gli appartamenti ad uso turistico
L’assessore Berrino: “Contrastiamo l’evasione”

Le critiche dell’Associazione della Proprietà Edilizia: “Un provvedimento inutile. Potrebbero essere dotate di codice, alla fine, tutte le case liguri”.

Entrerà in vigore da domani la nuova disciplina di applicazione dei codici identificativi delle strutture ricettive, approvata oggi dalla giunta regionale, su proposta dell’assessore al turismo, Gianni Berrino. Dunque, i codici dovranno essere pubblicati dai titolari di alberghi (codice CITR) e appartamenti ammobiliati a uso turistico (codice CITRA) in tutte le iniziative di promozione e commercializzazione: “Siamo tra le prime regioni a rendere obbligatorio l’uso dei codici identificativi – dice Berrino – Abbiamo tre obiettivi importanti: dobbiamo tutelare i turisti ed evitare truffe ai loro danni; vogliamo contrastare l’abusivismo; e garantire le condizioni affinché tutti gli operatori o i locatori contribuiscano a una corretta applicazione dell’imposta di soggiorno”.

Commenta contestando il provvedimento, però, l’Associazione Proprietà Edilizia di Confedilizia Genova, attraverso le parole del presidente, Vincenzo Nasini, che riferisce di aver informato gli associati della novità, ma la critica: “Si rischia – dice – di istituire un codice inutile, in quanto si deve dotare di esso la maggior parte delle abitazioni, posto che le stesse, pur non avendo espressamente vocazione turistica, potrebbero essere utilizzate almeno una volta nel corso dell’anno per locazione turistica. Con il passare del tempo, si potrebbe arrivare al paradosso di avere tutte le abitazioni della Liguria dotate di codice”.