Condominio, “in Liguria impossibile il distacco del riscaldamento”

Condominio, “in Liguria impossibile il distacco del riscaldamento”
Moreno Maini, presidente Anaci Chiavari - Tigullio

La rubrica con Anaci all’interno del programma RadioAzione è stata dedicata al più chiacchierato aspetto della riforma del condominio varata a giugno: “Nessun effetto concreto avvenuto”.

La riforma del condominio è entrata in vigore lo scorso 18 giugno ma molti degli effetti che erano stati annunciati non hanno avuto concreta realizzazione. Questa mattina, attorno alle 8, all’interno del programma RadioAzione, abbiamo parlato con Moreno Maini, presidente di Anaci Chiavari – Tigullio, della possibilità di distacco del singolo condomino dal riscaldamento centralizzato. “In teoria, l’articolo 1.118 del codice civile, così come modificato nel 2012, consentirebbe questa azione”, spiega Maini. A confliggere, però, in particolare, è la normativa della Liguria, che rende, di fatto, impossibile il distacco: “La Legge regionale 22 del 2007, a sua volta ispirata da un decreto legge, indica, all’articolo 3, che in edifici con quatto o più unità abitative, siano mantenuti, per tutti, gli impianti termici centralizzati. Anzi, il distacco è punito con sanzioni dai 500 ai 1.500 euro. In questo caso, tra le due legislazioni prevale quella regionale, perché la materia è delegata alle Regioni. Peraltro, la Liguria non è un caso isolato: mi risulta che anche Toscana, Lombardia e Piemonte abbiano già legiferato in maniera analoga”. Parlando ancora di riscaldamento: in questo 2013 in cui le temperature sono rimaste alte, gli impianti sono, comunque, entrati in funzione il primo novembre? “Sì, ma una efficace termoregolazione, e quindi in buon funzionamento della sonda, dovrebbe far sì che i caloriferi funzionino al minimo o non si accendano affatto”.