Conti di Lavagna, è arrivata la sentenza d’Appello

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Riviste tutte le condanne rispetto al primo grado

E’ annullata la sentenza di condanna nei confronti di Gabriella Mondello, nell’ambito del processo sulla ‘ndrangheta a Lavagna. La posizione dell’ex sindaca e deputata, condannato, in primo grado, ad un anno e mezzo, è stata stralciata dalla Corte d’Appello, che, “per genericità del capo di imputazione”, ha rinviato gli atti alla procura. Adesso, il pubblico ministero potrebbe non procedere, oppure chiedere un nuovo rinvio a giudizio, dopo aver riformulato il capo di imputazione. Mondello, però, intanto, all’Ansa, dichira: “Sono contenta. I giudici si stanno rendendo conto che non c’entro nulla”. L’ex sindaco Pino Sanguineti, invece, è sempre condannato, anche se scende dai due anni del primo grado ad un anno e mezzo: è infatti assolto dall’abuso di ufficio ma rimane la condanna per il voto di scambio, che conferma, nella lettura dei giudici d’Appello, l’esistenza di una associazione mafiosa a Lavagna. Restano condannati, infatti, i presunti affiliati, anche se le loro pene si riducono leggermente. Paolo Nucera, oggi, è stato condannato a 16 anni e tre mesi, contro i 16 anni e 8 mesi del primo grado. Francesco Nucera a 7 anni e 10 mesi, contro 9 e 6, Francesco Antonio Rodà a 15 anni e 6 mesi, contro 15 anni e 8 mesi.