“Conti di Lavagna”, la Regione parte civile nel processo

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L’operazione della polizia a Lavagna il 20 giugno 2016

L’annuncio ieri, in consiglio, da parte dell’assessore Sonia Viale, sollecitata dal consigliere Luca Garibaldi. Si è votato anche l’aggiornamento del Piano di coordinamento paesistico di Leivi.

Si è parlato di Leivi, nel consiglio regionale di ieri. Con i 22 voti favorevoli del centro destra e del Pd e l’astensione di 5 Stelle e Rete a Sinistra, infatti, è stata approvata la variante al Piano territoriale di coordinamento paesistico con indicazione dell’assetto insediativo del paese: una passaggio necessario per aggiornare a seguito dell’adozione del Puc, nel 2014. Più articolata la discussione della interpellanza presentata da Luca Garibaldi del Pd sulla inchiesta “Conti di Lavagna” e la presenza di ‘ndrangheta nel Levante. In particolare, il consigliere ha chiesto alla giunta perché la Regione non si sia costituita ancora parte civile in un procedimento penale che coinvolge anche Arte, la società che gestisce il patrimonio di edilizia pubblica. Come convenuto dallo stesso Garibaldi, l’assessore Sonia Viale ha annunciato che la Regione si è costituita parte civile lo scorso 25 luglio, parlando di “atto non solo dovuto ma anche voluto”. Viale, a nome del collega all’Edilizia Marco Scajola ha assicurato che anche Arte si muoverà nella stessa direzione.