Dialisi: cinque consiglieri di maggioranza contro Regione e Asl4
Tra i cinque anche Armando Ezio Capurro, Ezio Chiesa e Marco Limoncini: chiedono che non sia soppresso il servizio di trasporto in ambulanza. Botta e risposta tra Montaldo e Capurro.
Sanità sempre in primo piano. Oggi in Regione cinque consiglieri di maggioranza hanno presentato una lettera all’assessore Montaldo chiedendo che sia consentito ai pazienti dializzati dell’Asl 4 Chiavarese di continuare ad usufruire del trasporto in ambulanza. I cinque consiglieri sono Stefano Quaini dell’Italia dei Valori, Valter Ferrando del Partito Democratico, Armando Ezio Capurro di “Noi con Claudio Burlando”, Ezio Chiesa di Liguria Viva e Marco Limoncini dell’Udc. Commentano Capurro e Chiesa: “L’assessore regionale alla salute Claudio Montaldo deve intervenire affinché l’Asl 4 non modifichi le attuali condizioni di trasporto dei pazienti che devono essere sottoposti ad emodialisi. E’ impossibile continuare ad effettuare tagli sulla pelle della gente, il servizio di trasporto garantito dalle pubbliche assistenze non può essere soppresso”. Capurro e Chiesa contestano dunque la decisione del direttore dell’Asl Paolo Cavagnaro non di non assicurare più il trasporto tramite ambulanze e di corrispondere invece un rimborso chilometrico.
Armando Ezio Capurro ha è anche intervenuto in consiglio regionale per evidenziare i disagi patiti da una rapallese di oltre 75 anni, cardiopatica, accompagnata in auto dal figlio al San Martino di Genova per un controllo a seguito di un’operazione all’addome. “La famiglia avrebbe potuto avvalersi del trasporto in ambulanza e scegliendo il mezzo privato ha fatto risparmiare al sistema sanitario 200-250 euro”, ha detto Capurro. Peccato che al termine della visita, la famiglia abbia trovato il veicolo immobilizzato da una ganascia messa da una ditta che agisce in convenzione all’interno dell’area ospedaliera. L’assessore Montaldo ha risposto che la vettura in questione era stata parcheggiata al di fuori degli spazi consentiti. “Se fossimo in Svizzera una interrogazione del genere non sarebbe mai stata presentata, ha concluso Montaldo. “Quando l’assessore – è stata la replica finale di Capurro – permetterà alla sanità della Regione di ottenere gli stessi standard della Svizzera farò tesoro dei suoi consigli”.