Donne e… tecnologia, non sono “dolori”

In Italia e anche il Liguria è in crescita il numero di donne che avviano attività nel settore dell’high tech, dalla robotica alla consulenza informatica. Confartigianato : “Sfatato lo stereotipo sulla tecnologia come competenza maschile”.

Cresce il numero delle imprenditrici nei settori tecnologici e la Liguria si piazza al decimo posto in Italia per numero di imprese artigiane femminili che puntano sull’innovazione. “Sfatato lo stereotipo sulla tecnologia come competenza maschile” dice Raffaella Rognoni, responsabile ligure del Movimento donna impresa di Confartigianato: dall’ultima indagine dell’ufficio studio di Confartigianato, emerge che le imprenditrici puntano sui settori più tradizionalmente maschili come l’high tech. Sono infatti più di 12.200 (il 22,5% del totale del settore) le imprenditrici in Italia che hanno puntato sulla robotica, l’elettronica, la chimica farmaceutica, la produzione di software e di apparecchiature di alta precisione, le telecomunicazioni, la ricerca scientifica, la consulenza informatica. La Liguria si guadagna un piazzamento di metà classifica, ex aequo con la Calabria. «Il trend è in crescita–Rognoni – le imprenditrici hanno capito che per rimanere al passo coi tempi devono sfruttare al meglio le opportunità date  dalla tecnologia e puntare sull’innovazione anche nei settori più tradizionali dell’artigianato”. Mettersi in proprio sembra essere la strada preferita dalle donne per trovarsi un lavoro”. Resta però alto anche il numero di donne inattive: a Genova il tasso di inattività femminile è del 37,8%.