Due istruttori e nove vigili del fuoco indagati per la morte di Andrea Demattei

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Sono chiuse le indagini della Procura per la morte del 14enne Andrea Demattei, incastrato con la sua canoa nell’Entella, a gennaio 2023.

Nel registro degli indagati ci sono undici persone. Si tratta dei due istruttori della Shock Wave sport e nove vigili del fuoco: caporeparto e funzionario della centrale operativa del comando di Genova, caporeparto della squadra dei vigili del fuoco di Chiavari, pompieri della squadra di terra e sommozzatori. Nel caso degli istruttori, secondo il pm, non sarebbe stata adeguata l’organizzazione dell’allenamento sotto il profilo della sicurezza, così come non sarebbe stato valutato adeguatamente il pericolo del tronco sotto il Ponte della Maddalena. Per quanto riguarda i vigili del fuoco, l’ipotesi è che avrebbero disposto “in ritardo l’intervento sul posto di un numero adeguato di personale qualificato al soccorso acquatico di superfice, adottando manovre di salvataggio scorrette in luogo di quelle che sarebbero state efficaci, ritardando comunque la manovra che avrebbe consentito, dopo più di un’ora di immersione nel fiume Entella, l’estrazione di Andrea”. Solo dopo un’ora, con l’arrivo dei sub da Spezia, la canoa era stata sollevata con le autogru e liberata. Tutti gli indagati, adesso, hanno 20 giorni di tempo per chiedere di essere interrogati. “Non c’è nulla da commentare o da essere felice. Sono solo triste. Ho apprezzato la serietà con cui sono state svolte le indagini dalla procura e spero che possa essere accertata la verità”: riferite dall’avvocato Rachele De Stefanis e riportare dall’Ansa, sono le parole di Monica Stagnaro, la mamma di Andrea.

 

Questa invece è la nota diffusa dai vigili del fuoco, comando provinciale di Genova:

“Rinnoviamo il sentimento di vicinanza alla famiglia del giovane Andrea Demattei, colpita dal grave lutto nel gennaio 2023.

Dopo aver appreso la notizia del coinvolgimento di 9 vigili del fuoco nelle indagini sulla morte del ragazzo, il comando dei vigili del fuoco di Genova esprime fiducia incondizionata nell’operato della magistratura per l’accertamento di eventuali responsabilità dei soccorritori.

Nel contempo, i vigili del fuoco continueranno a garantire la complessa e incessante opera di soccorso tecnico per la salvaguardia della popolazione genovese, dando il massimo come hanno sempre fatto”.