Due modalità di intevento dal cimitero di Camogli, da parte dei vigili del fuoco

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Ieri, i vigili del fuoco hanno ripreso ad operare nell’operazione multiagenzia per la ricerca e il recupero dei feretri rimasti intrappolati nelle macerie al piede della frana che ha interessato il cimitero di Camogli il 22 febbraio scorso. “Il teatro delle operazioni presenta molteplici difficoltà in ordine alle attività a farsi, considerando che il materiale franato è stato stimato in oltre i 5000 metri cubi”, dice Francesco Filippone, Direttore Vice Dirigente del Comando dei Vigili del Fuoco di Genova, che spiega ancora: “Si sono individuati due tipologie di scenario di ricerca differenti: il primo sommerso, ove opera il personale della Marina Militare, e uno emerso, costituente il piede di frana, ove operanoi Vigili del Fuoco”. L’impegno dei vigili del fuoco prevede 12 unità tra personale operativo, specialista nautico, nucleo contro il rischio biologico, droni e funzionari. Le operazioni nella parte emersa saranno svolte, per quanto possibile, manualmente ma, dato il quantitativo di materiale franato, la sua movimentazione avverrà anche con mezzi meccanici.