Estrazioni minerarie, la contrarietà di Muzio e Garibaldi

pulizia area miniera libiola 4

“Il via libera da parte del Ministero della Transizione Ecologica e del Ministero della Cultura al progetto di ricerca mineraria nel Levante ligure presentato dalla società Energia Minerals disattende completamente le aspettative dei territori e della Regione, che avevano espresso chiaramente e puntualmente la loro contrarietà.

È un metodo ormai consolidato quello di calare dall’alto decisioni che vanno in direzione ostinata e contraria rispetto ai pronunciamenti motivati delle Amministrazioni locali”. È quanto dichiara il consigliere regionale Claudio Muzio, ricordando che la zona interessata (i territori di Sestri Levante, Ne, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese nella Città Metropolitana di Genova e di Maissana e Varese Ligure nella Provincia della Spezia, per un totale di 8243 ettari) “costituisce nell’insieme un’area di pregio, presenta una serie notevole di vincoli, anche sovrapposti, di tipo paesaggistico ed ambientale ed è caratterizzata ormai da anni da uno sviluppo economico basato principalmente sull’accoglienza turistica, sulla ricettività, sull’enogastronomia e su una produzione agricola di prodotti tipici sempre più orientata verso la sostenibilità e il biologico, con eccellenze riconosciute a livello internazionale. “Per tutti questi motivi – conclude – ritengo giusto e doveroso proseguire nella battaglia in difesa del territorio, per scongiurare forme di sfruttamento minerario che mettano a rischio l’ecosistema di aree di pregio e ne compromettano il modello di sviluppo ambientale e turistico”. Anche il consigliere regionale Luca Garibaldi ribadisce la propria contrarietà alla decisione di consentire la ricerca mineraria nell’entroterra del Tigullio che, spiega “non può avere nuove attività estrattive, sia perché è in gran parte un’area protetta, sia perché a tutti i livelli istituzionali si è già giunti alla conclusione che in quell’area non si possono aprire attività estrattive. Si tratta di territori che per decenni sono stati sfruttati e solo con difficoltà si è voltato pagina, come ad esempio la miniera di Gambatesa che è diventata un museo Minerario, non senza fatica; aspetto che ha permesso alla zona di rilanciarsi a livello turistico e culturale. “Non si può tornare indietro, lo diremo a ogni livello: quello nazionale, scrivendo al Ministero, e quello regionale, dove da tempo la posizione di tutti è unanime su questo aspetto. Anzi – conclude Garibaldi – siamo a disposizione dei consiglieri regionali, di maggioranza e opposizione del Tigullio, per costruire insieme proposte, da portare in consiglio regionale, per consentire di rigettare una richiesta che diventerebbe pericolosa per lo sviluppo di un territorio che è già stato sfruttato abbastanza e che ora ha bisogno di trovare nuove strade di rilancio, che passano dalla sostenibilità ambientale e la valorizzazione del territorio”.