“Facciamo un depuratore per Sestri e Val Petronio dall’autostrada”

Il consigliere comunale sestrese Marco Conti
Il consigliere comunale sestrese Marco Conti
Il consigliere comunale sestrese Marco Conti

La proposta di Marco Conti, Popolo per Sestri, alternativa a quella in essere, oggi, a Lavagna. “Due impianti distinti costerebbero meno, senza i pericoli ambientali di quello comprensoriale”.

No al depuratore comprensoriale di Lavagna, concepito anche per l’area della Val Petronio. Lo dice il gruppo consiliare “Il popolo per Sestri”, il cui rappresentante, Marco Conti, ha tenuto, questa mattina, una conferenza stampa, affiancato da qualche esponente di Forza Italia di Lavagna. “Noi siamo geograficamente e storicamente diversi dalla valle dell’Entella. L’impianto previsto alla foce è irrealizzabile, pericoloso sotto vari punti di vista ambientali, spropositato nel costo, perché solo il collettore tra Sestri e Lavagna si aggira sui 20 milioni”.

In alternativa, Conti propone, allora, di recuperare, per Lavagna, l’impianto già esistente in area portuale, senza dover costruire la famosa nuova colmata, mentre per Sestri viene avanzata l’idea di una zona in disuso, lontano dalle abitazioni: “Ho ripreso uno studio di Iren, che il sindaco Lavarello aveva messo in un cassetto e non reso pubblico, e verificato che, nel territorio Sestri, la località vicina all’autostrada ha tutte le caratteristiche per un impianto semi – comprensoriale, per Sestri e Val Petronio. Due impianti costerebbero meno: quello unico di Lavagna si aggira su 80, 90 milioni, mentre a Lavagna si tratterebbe di modificare l’esistente e a Sestri un depuratore vicino all’autostrada costerebbe sui 30 milioni”.