Falò di San Giorgio: la penolla caduta verso il mare dopo un’ora e venti minuti di rogo

Falò di San Giorgio: la penolla caduta verso il mare dopo un’ora e venti minuti di rogo
Il falò di ieri sera

Tutta Portofino riunita attorno al grande fuoco per la celebrazione del patrono. Presenti i sindaci di Chiavari, Rapallo e Santa Margherita. Stasera il trasporto delle reliquie.

Penolla caduta e ultimo fuoco

Il rito si è svolto per intero, ieri sera, a Portofino, davanti a tutti i residenti del Borgo e ai turisti ai tavolini della Piazzetta: acceso alle 21 dai bambini presenti, il falò di San Giorgio si è consumato sino alle 22.20 circa, quando la “penolla”, l’albero collocato alla sua sommità, ha rispettato il copione cadendo verso il mare, segno di buon auspicio per la bella stagione che si apre. Diversi i sindaci del territorio ospiti del collega Matteo Viacava: c’erano infatti quello di Santa Margherita, Paolo Donadoni, quello di Rapallo, Carlo Bagnasco, e quello di Chiavari Marco Di Capua. La catasta era stata benedetta dal parroco, don Emanuele Giosso, e dal vicario diocesano don Stefano Mazzini. “Un’emozione grandissima, una serata così per Portofino è magica – commenta Viacava – In tutto il Borgo si respira un’atmosfera diversa, di festa. Ho potuto vedere e salutare tanti portofinesi, questa è la nostra festa e l’appuntamento che riunisce il Paese. Quando poi, come da tradizione, la Penolla finisce in mare, tutto è perfetto”. Questa sera, per il seguito della festività patronale, alle 21 la premighiera dei giovani nella chiesa di San Giorgio, e poi il tradizionale trasporto delle reliquie alla chiesa parrocchiale.