Fincantieri e il piano, le reazioni

Fincantieri e il piano, le reazioni
Lunedì il piano sarà illustrato ai sindacati

Bufera sulle anticipazioni che svelano il contenuto del piano industriale di Fincantieri; preoccupati Mondello, Scandroglio, Garibaldi, Chiesa, Conti, ma anche il presidente della Regione Burlando.

Le anticipazioni fornite dalla stampa sui contenuti del piano industriale che Fincantieri deve presentare lunedì ai sindacati non ha mancato di suscitare polemiche tra i politici del territorio. “Basta indiscrezioni, Fincantieri e Governo dicano con chiarezza cosa intendo fare – afferma l’onorevole Gabriella Mondello (Udc) – Ormai da mesi continuiamo ad assistere ad uno stillicidio di notizie che finisce per esasperare le maestranze del cantiere di Riva Trigoso”. E dato che le indiscrezioni parlano di ridimensionamento del cantiere rivano e progressiva soppressione della parte navale Mondello aggiunge: “La garanzia della salvaguardia dei posti di lavoro non è sufficiente nei confronti di un cantiere che ha sempre dimostrato grandi professionalità da parte delle maestranze; non vorrei che il Governo e Fintecna – conclude– finissero per privilegiare altre realtà presenti nel nostro Paese, vedi i cantieri dell’Adriatico, a scapito della Liguria”.
Per l’onorevole Michele Scandroglio, coordinatore regionale PdL Liguria e il consigliere regionale Gino Garibaldi “il fatto che non si prevedano licenziamenti è un punto di partenza positivo per iniziare una trattativa, ma la Liguria – proseguono – possiede gli unici cantieri a vocazione “militare”, proprio quel settore che oggi non è in crisi di commesse e dunque non si comprende come la “razionalizzazione” debba contemplare anche Riva Trigoso che come noto è un’eccellenza proprio nelle costruzioni di navi militari.”Il consigliere regionale del Gruppo misto Ezio Chiesa ha presentato intanto oggi un’interrogazione urgente per sapere se è stato approntato il disegno di legge  per vincolare le aree ad uso industriale dello stabilimento Fincantieri di Riva Trigoso. Il consiglio aveva approvato all’unanimità la relativa mozione per evitare eventuali speculazioni edilizie. Giacomo Conti, consigliere regionale della Federazione della Sinistra chiede invece  a comuni, province e regioni interessate “la costituzione di un coordinamento nazionale per intervenire a difesa di tutte le sedi e i cantieri italiani, per evitare che l’azienda metta gli stabilimenti in concorrenza tra loro”.
Nel frattempo, a Genova, si è tenuto un incontro tra il presidente della Regione Claudio Burlando l’ad della Cassa Depositi e Prestiti Gorno Tempini e il direttore generale del ministero dell’Economia Vittorio Grilli. “La Cassa depositi e prestiti e la Sace – ha spiegato Burlando – si sono impegnate a garantire condizioni competitive rispetto agli altri paesi europei, come Francia e Germania, per chi costruirà navi in Italia”. Il presidente non ha mancato di far riferimento alla questione Fincantieri: “In un momento in cui si preannuncia un piano inaccettabile di Fincantieri, con questo accordo intendiamo dare un segnale di disponibilità e speranza. E’ inaccettabile prevedere la sostanziale chiusura di due cantieri su tre in Liguria. Ci opporremo con tutte le forze non solo contrastando quel piano ma lavorando in positivo”.