Fincantieri, proroga di tre mesi per la cassa integrazione

Siglato stamattina l’accordo tra azienda e sindacati per una proroga di tre mesi riguardante 15 dipendenti del reparto meccanica e 35 del navale. Ghio: “Speriamo nell’Lpd algerino”. D’accordo Di Tullio: “Però bisogna guardare anche oltre”.Prosegue per altri tre mesi la cassa integrazione per 50 dipendenti Fincantieri (in particolare 15 unità del reparto meccanica e 35 del navale): è stato firmato infatti stamattina a Genova l’accordo tra organizzazioni sindacali e responsabili del cantiere sestrese di Riva Trigoso. Il provvedimento prevede anche un ulteriore ricorso alla cassa fino al massimo di 80 lavoratori. Una volta terminato il periodo le parti si incontreranno nuovamente per decidere un’ulteriore proroga o il ritorno alla normalità. “LA situazione si sta ridimensionando, i numeri sono diminuiti, se la commessa dell’Lpd algerino sarà confermata speriamo di eliminare la cassa integrazione dal cantiere rivano” commenta Sergio Ghio, responsabile territoriale Fiom – Cgil. E a proposito della commessa algerina prosegue: “Ancora stamattina l’azienda ha confermato l’intenzione di costruire nel nostro cantiere questa nave, con partenza dei lavori a inizio 2012, anche se permangono incertezze politiche dovute al fatto che ci sono cantieri molto scarichi e quindi ci potrebbero essere interventi che potrebbero sottrarre il lavoro al cantiere rivano”. Guarda al futuro Omar Di Tullio, responsabile territoriale della Fim – Cisl: “Purtroppo permane ancora un certo scarico di lavoro e occorrerà vedere il da farsi da settembre in poi, ci vorrà un nuovo piano industriale”. Oltre l’Lpd algerino quindi bisogna guardare più lontano: “La commessa sarebbe positiva, ma è necessario conoscere le mosse dell’azienda nel mercato nazionale e internazionale per rafforzarsi nei prossimi anni”. per questo stamattina Di Tullio ha chiesto dei prossimi investimenti, tra cui la famosa gru: “Dovrebbe andare in porto, ma attendiamo di vederla nei nostri cantieri”.