Frana sulla provinciale della Val d’Aveto, preoccupano gli alberi pericolanti

Il macigno caduto sulla provinciale 586 stamattina
Il macigno caduto sulla provinciale 586 stamattina
Il macigno caduto sulla provinciale 586 stamattina

A Carasco, resta ancora chiusa la provinciale 586, su cui si è abbattuto un macigno di sei tonnellate insieme ad altri massi, rocce e pezzi di alberi. Preoccupazione per le rocce e le piante rimaste in bilico sulla parete sopra la strada.

Resta difficile la situazione della viabilità nell’entroterra, con la strada provinciale 586 della Val d’Aveto chiusa dopo la frana che stamattina, in prossimità di Terrarossa, Comune di Carasco, ha visto abbattersi sulla carreggiata un macigno di sei tonnellate insieme ad altri massi, rocce e pezzi di alberi. Sul posto sono subito intervenuti i tecnici della Città Metropolitana per le operazioni, attuate anche in collaborazione con i vigili del fuoco, di sgombero della carreggiata e di taglio delle piante pericolanti. A preoccupare sono infatti le rocce e le piante rimaste in bilico sulla parete sopra la strada: il completamento dei primi interventi permetterà di avere un quadro più chiaro della situazione e dei tempi di ripristino, ma la chiusura – salvo novità – dovrebbe permanere per tutta la giornata. Il traffico perciò resta bloccato all’altezza della rotatoria di Carasco e per la Val d’Aveto, sia a salire che a scendere, bisogna passare per la provinciale della Scoglina, mentre chi è diretto a Mezzanego e Borzonasca deve optare per il Passo di Romaggi o la strada che collega la Val Graveglia a Semovigo, entrambe scelte comunque disagevoli.