Fuochi illegali in casa, nuovo arresto per il “fuochino” rapallese

Alessandro Grondona è stato arrestato la notte del 31 dicembre dagli agenti del commissariato di Rapallo, che hanno trovato in casa sua 10 “cipolloni” illegali. Il 38enne era già stato condannato in secondo grado per l’attentato di Casarza.

Nuovi guai per Alessandro Grondona, il “fuochino” rapallese di 38 anni, arrestato l’ultimo dell’anno per possesso di fuochi illegali. Lo riporta stamattina la cronaca locale. L’uomo era stato già condannato in primo e in secondo grado per aver concorso all’attentato dinamitardo ai danni di un ispettore di polizia a Casarza Ligure nel 2011, si trova sotto inchiesta dopo il ritrovamento a luglio a Rapallo e Lavagna di oltre una tonnellata di fuochi d’artificio detenuti in alcuni box, indagine che coinvolge anche un giornalista incensurato di Rapallo e un 69enne di Lavagna con precedenti, ed è inoltre sospettato di aver preso parte al furto di esplosivo da un deposito giudiziale a Moconesi. La notte del 31 dicembre gli agenti del commissariato di polizia di Rapallo hanno effettuato una perquisizione nella sua abitazione a scopo preventivo, visti i suoi precedenti. Ma quello che doveva essere solo un controllo ha portato alla scoperta di dieci “cipolloni”, ovvero bombe-carta non in libera vendita, oltre a numerose micce e alcune scatole di giochi pirotecnici, questi regolari. Grondona è stato tratto in arresto e stamattina dovrebbe comparire di fronte al giudice per le indagini preliminari che dovrà stabilire se convalidare il provvedimento.