Furti in chiesa, sgominata la gang che depredò anche Velva

Nei guai un insospettabile ex direttore di banca di Reggio Emilia. L’indagine dei carabinieri è partita dal furto avvenuto nella chiesa di San Martino di Velva e ha portato al recupero di 50 opere.

Cinquanta opere recuperate, quattro arresti e un’indagata, tutti per furto in concorso e ricettazione. E’ il bilancio dell’operazione partita dal furto in chiesa a Velva, condotta da febbraio scorso a oggi dai carabinieri della stazione di Casarza Ligure e dai colleghi del Nucleo Tutela Patrimonio culturale di Genova. Dopo il furto avvenuto nella chiesa di San Martino, i carabinieri avevano concentrato l’attenzione su un insospettabile, un ex direttore di banca di Reggio Emilia che aveva la casa nel Comune di Castiglione Chiavarese, appassionato di arte sacra. Agli inquirenti infatti erano stati riferiti misteriosi movimenti di sconosciuti e indagando sull’ex direttore si è arrivati alla sua abitazione di Reggio Emilia. Lì, fra casa e garage, l’uomo nascondeva le opere, trafugate da chiese e case tra le Province di Genova, Reggio Emilia, Parma e Rovigo insieme ad oggetti sacri come crocefissi, reliquiari e sculture, per il valore di quasi un milione di euro. Nei guai, oltre all’uomo, anche un antiquario, invischiato nel giro e una donna di 50 anni. Tra le chiese depredate, anche alcune situate nei territori poi terremotati; qui il ritorno delle opere è stato accolto ancor più come una buona notizia.