Gino Garibaldi si ricandida a sindaco di Cogorno

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Gino Garibaldi, sindaco di Cogorno, si ricandida a primo cittadino, sempre con la lista “Rinnovamento per Cogorno”. Di seguito il testo divulgato dallo stesso Garibaldi:

“Noi continuiamo con lo stesso entusiasmo – dice Garibaldi annunciando la ricandidatura -. Continuiamo con lo stesso spirito che è un rinnovamento non di volti, anche se ci saranno nuovi inserimenti accanto alla squadra riconfermata, ma di idee, di volontà nel dare ai cittadini le risposte alle loro esigenze e consolidare la nostra vocazione di Comune accogliente. Voglio dire subito, chi mi conosce sa che sono parole che vengono dal cuore, che sono orgoglioso di Cogorno e della sua gente”.

Le linee guida dell’attività dei cinque anni appena trascorsi, e i progetti per il futuro mandato, si possono riassumere in pochi ma impegnativi elementi: attenzione alla persona; attenzione alla sicurezza del territorio; attenzione alle esigenze di tutti, siano essi giovani, anziani, lavoratori.

“In questo ciclo amministrativo abbiamo affrontato come tutti l’emergenza pandemica dalla quale si sta ripartendo con grande energia ed entusiasmo. Anche per questo l’attenzione alla persona è l’impegno che mettiamo nei nostri servizi sociali che si occupano di anziani, di famiglie e di soggetti fragili e che stanno attivando progetti rivolti ai giovani. L’iniziativa degli educatori di strada va proprio in questa direzione: incontrare i ragazzi, parlare con loro, capirne esigenze, progetti, ricevere critiche e suggerimenti. Attenzione alla persone vuol dire essere presenti e dare sostegno a tutti i bisogni, da quelli economici, di salute, di vicinanza nei momenti di difficoltà personali e familiari. Un fiore all’occhiello della mia amministrazione di cui sono molto orgoglioso, forse meno evidente dei lavori pubblici e delle grandi opere, ma che incide e tanto sulla vita delle persone e può fare la differenza. Da non dimenticare poi il valore aggiunto delle associazioni che con il volontariato coinvolgono moltissimi cittadini”.

Attenzione al territorio, altro tema vastissimo e che impegna Cogorno sia per i progetti all’interno dei confini comunali sia nel rapporto con il resto del comprensorio.

“Noi siamo un comune “cerniera” tra riviera ed entroterra, e la nostra stessa fisionomia comprende fondovalle e collina. Siamo, in più, un Comune di prima residenza, dove la gente vive e lavora, e che ad esempio ha meno risorse Imu e maggiori necessità da parte dei residenti, ma al tempo stesso è vivo e vitale e quindi necessita di risposte veloci ed efficaci. Il nostro è un territorio bello ma ampio e con molte criticità legate alle strade, alla presenza di rivi e versanti. Viabilità e sicurezza idrogeologica sono le altre priorità su cui ci siamo mossi con buoni risultati e su cui continuiamo a operare”

Cogorno ha anche la responsabilità di un territorio ricco di testimonianze del passato e di un ambiente di grande pregio.

“Anche questa eredità che ci inorgoglisce ci sprona a impegnarci nonostante le difficoltà economiche. Il complesso monumentale dei Fieschi, la collina di Cogorno, l’ecosistena del Monte San Giacomo che condividiamo con altri tre Comuni, il lungo Entella sono altrettanti punti di forza e di impegno che necessitano di progetti e di risorse. Ma che ci ripagano con enormi soddisfazioni oltre che con la consapevolezza di onorare il lascito che ci viene dal passato e che è un patrimonio di tutto il territorio, non soltanto del nostro Comune. Da sottolineare l’impegno e l’attenzione rivolti verso tutte le comunità parrocchiali, elemento prezioso del nostro territorio. Tanti sono anche i progetti legati alla cultura, alla storia, al turismo, al recupero delle radici, alle molteplici tradizioni che accrescono il valore della nostra comunità. Dalle rievocazioni storiche dell’Addio do Fantin e della Festa dei Perdoni e dei Perdonetti alle ricerche sull’emigrazione, quest’anno al centro di un progetto nazionale, e che hanno anche importanti ricadute turistiche e di immagine”.

Dalla teoria alla pratica: quali opere, quali progetti, quali criticità sono state centrali nel quinquennio appena trascorso e quali saranno le linee dei prossimi anni?

“Sul fronte delle opere pubbliche e della sicurezza del territorio, senza scendere in un complesso elenco di interventi che abbiamo fatto e stiamo facendo su tutti i fronti, vorrei citare le due rotonde sulla Provinciale 33, che servono a snellire il traffico di fondovalle da e per Lavagna e l’autostrada. Poi è stata completata la progettazione per sistemare i rivi di fondovalle, e alcuni interventi in funzione anti-alluvione sono stati già realizzati. Nella nostra visione collina e fondovalle hanno la stessa importanza e meritano le stesse attenzioni: tutto il territorio va monitorato e migliorato costantemente, a partire dal reticolo di strade di collegamento. Tra i progetti futuri penso anche a una sistemazione della zona che costeggia la provinciale con un viale alberato, parcheggi e marciapiedi rinnovati. Sullo sfondo naturalmente ci sono il grande progetto comprensoriale della viabilità di raccordo con l’autostrada, e quello dello scolmatore dell’Entella. Noi, come Comune di Cogorno, abbiamo sempre pensato in termini comprensoriali: basti pensare al ruolo del Villaggio del Ragazzo, del centro sportivo di San Martino, della rete dei sentieri della collina, delle terrazze olivetate, del complesso della Basilica dei Fieschi. Sempre di più i confini dei Comuni solo soltanto sulla carta e i problemi vanno risolti con una programmazione più vasta, a livello comprensoriale”.

E le risorse?

“Una nota dolente per tutti i Comuni, ci stiamo impegnando su tutti i fronti avendo peraltro ben chiara la priorità dei nostri cittadini-residenti: quando, anni fa, vennero abbassati gli estimi catastali sapevamo che questo avrebbe portato meno risorse nelle casse comunali ma avrebbe inciso meno sulle tasche della gente, ad esempio sui passaggi di proprietà e sull’Imu. Scelte strategiche a favore dei residenti, delle quali andiamo orgogliosi”.