Giornata dei diritti dell’infanzia, la riflessione di Buccilli

Gian Luca Buccilli
Ricorre l’anniversario della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. La riflessione dell’ex sindaco di Recco, oggi capogruppo di opposizione in consiglio comunale.

La Convenzione ONU sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, adottata nel 1989 e ratificata dall’Italia nel 1991, ha riconosciuto per la prima volta i bambini come titolari di diritti civili, sociali, culturali ed economici.
La pandemia ha introdotto elementi che rendono ancora più attuale e cogente l’esigenza di attribuire concreta applicazione agli strumenti di tutela previsti dalla Convenzione.
Non disponendo di mezzi per fruire della didattica a distanza, milioni di bambini nel mondo hanno abbandonato anche definitivamente il loro percorso di studi.
Per la stessa ragione il tema della dispersione scolastica è divenuto attuale anche in alcune regioni del nostro Paese, sia pure in percentuali infinitamente inferiori a quelle registrate nelle aree più tormentate del globo.
Vi sono poi le conseguenze di tipo sanitario indotte dalla diffusione del Covid, che non si limitano ai molti casi di contagio anche tra i più piccoli.
In almeno 68 paesi, circa 80 milioni di bambini rischiano di non poter ricevere vaccinazioni sanitarie che normalmente vengono somministrate nel primo anno di età.
Inoltre, il minor accesso delle donne ai servizi di salute materna può prevedibilmente determinare la morte prematura del nascituro.
Non si poi può tacere sulla tragedia che si sta consumando al confine tra Polonia e Bielorussia, che coinvolge migliaia di persone migranti e richiedenti asilo.
È straziante vedere un bimbo di un anno morire di freddo.
I genitori, profughi siriani, feriti in uno scontro con i militari polacchi schierati a difesa del confine (tema che appassiona anche qualcuno in Italia), sono stati soccorsi e  portati via dalla zona per ricevere le necessarie cure sanitarie; il bimbo è rimasto “nascosto” nel bosco, per poi essere ritrovato morto a causa di una ipotermia.
Credo che di questo si debba parlare oggi, in particolare negli ambienti scolastici, per celebrare la ricorrenza legata all’adozione della Convenzione ONU.
Perché i diritti dei bambini e degli adolescenti devono essere indistintamente  i diritti di tutti i bambini, di tutti gli adolescenti.
Perché i diritti inviolabili e indisponibili della persona umana, devono essere riconosciuti come i diritti di tutte le persone.
I diritti, se non sono di tutti, si trasformano in previlegi.
Gian Luca Buccilli
Capogruppo di Civica