I consiglieri regionali indagati si dichiarano estranei ad illeciti

Roberto Bagnasco è l
Roberto Bagnasco è l'unico del Levante non indagato
Roberto Bagnasco è l’unico del Levante non indagato

Sono ventisette, come noto, gli indagati dalla Procura di Genova per le “spese pazze”. Diversi annunciano, comunque, di non ricandidarsi per la Regione il prossimo 31 maggio.

Sui quotidiani di oggi, i consiglieri regionali del Levante indagati nell’inchiesta della Procura di Genova sulle spese pazze si dicono, tutti, fiduciosi di poter chiarire la propria posizione personale. Chi attribuisce ad altri membri del proprio gruppo di fatti contestati, chi si dice sicuro di essersi mantenuto in linea con quanto previsto dalle norme del periodo contestato, quello tra il 2010 ed il 2012. Ezio Chiesa annuncia, dai giornali di oggi, che non si ricandiderà alle regionali. Scelta analoga era già nota per Marco Limoncini, che potrebbe ripresentarsi, l’anno prossimo, come sindaco di Cicagna, Franco Rocca, probabilmente già in corsa quest’anno a Zoagli, Giacomo Conti e Alessandro Benzi. Da vedere come si comporteranno Gino Garibaldi e Armando Ezio Capurro.

Il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Bagnasco, rimasto estraneo all’inchiesta, torna a parlare, con toni da campagna elettorale, della pessima figura dei trasporti in Liguria, rimediata nel ponte di Pasqua e, in particolare, nella giornata del rientro, lunedì. “Infrastrutture viarie disastrose – dice – trasporto ferroviario ai minimi della decenza. E’ un fatto molto grave per la nostra Regione, che merita di essere affrontato con un approccio del tutto diverso rispetto a quanto fatto, o meglio non fatto, fino ad oggi, dalla giunta Burlando e dall’assessore Paita”.