“I falsi allarmi nelle previsioni del tempo sono un grandissimo danno al turismo”

Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast
Franco Orio, presidente di Portofino Coast

Franco Orio dopo l’allerta del 25 aprile: “Chiediamo una informazione corretta. Quindi, non enfatizziamo le semplici piogge e ricordiamo che previsioni a tempi lunghi non sono attendibili”.

Riportiamo l’intervento di Franco Orio, presidente del consorzio Portofino Coast, andato in onda nel programma RadioAzione di questa mattina.

Le previsioni meteo sono un fattore determinante per il turismo. Quanti danni possono procurare i falsi allarmi?

Un tempo le previsioni meteo si ascoltavano alla sera prima del telegiornale. Oggi sono la prima cosa che riceviamo al mattino sul cellulare.

L’attenzione e i condizionamenti dell’informazione relativa al meteo si sono enfatizzati moltissimo con l’avvento di Internet, e aumentano in modo esponenziale quando dobbiamo decidere di andare in vacanza da qualche parte, al punto da diventare un fattore psicologico determinante che permette di decidere se fare o no un viaggio.

Questo avviene sempre, ma diventa particolarmente evidente in occasione del week end o delle festività, quando previsioni meteo negative inesatte possono effettivamente creare danni al turismo e fanno infuriare gli operatori del settore.

Gli elementi che concorrono a creare questa situazione sono due. Da una parte abbiamo la tendenza a fare vacanze brevi, concentrate nei fine settimana e nei ponti festivi. Si decide in base alle offerte del momento e alle previsioni meteo. Dall’altra c’è la tendenza ad enfatizzare qualsiasi fenomeno meteorologico, per cui previsioni di una semplice pioggia diventano subito allarmistiche se non catastrofiche,  rivelandosi spesso esagerate se non del tutto infondate.

 

Che cosa chiedono gli operatori turistici?

Quello che gli operatori turistici chiedono è una corretta informazione.

Non si vuole assolutamente addomesticare le previsioni, ma si sottolinea come previsioni meteo a 10/15 giorni siano inattendibili e come effettivamente spesso ci sia un’esagerazione nel creare allarmismi poi smentiti dalla realtà dei fatti.

Così scoppiano le polemiche che talvolta rischiano di spostarsi anche nelle aule del tribunale con eventuali richieste di danni.

E’ vero che una destinazione dovrebbe essere in grado di proporre valide alternative anche in caso di maltempo. Questo però è più facile per una città d’arte che per una destinazione balneare, anche se tutti lamentano i danni subiti a causa di previsioni inesatte.

Il problema è sempre legato alle responsabilità.

Così come ci sono responsabilità oggettive in caso di mancato allarme, dovrebbero esserci responsabilità in caso di allarmi inutili e infondati che se non causano danni alle cose e alle persone, generano comunque danni economici importanti.

Ma il problema sta ancora più a monte, nell’incuria e nel degrado in cui il territorio è stato abbandonato. Bastano due gocce d’acqua per generare pericoli, e allora si risolve tutto segnalando una situazione d’allarme che mette tutti al riparo da responsabilità.

Investire  sulla riqualificazione e sulla salvaguardia del territorio consentirebbe di affrontare il problema con maggiore equilibrio, permettendo di gestire le problematiche meteorologiche con più sicurezza e tranquillità, senza sottovalutare i rischi , ma senza generare inutili e dannosi allarmismi.