Il dibattito sulla “diga Perfigli”: critiche all’amministrazione di Lavagna

In questi giorni si fa il dragaggio alla foce
In questi giorni si fa il dragaggio alla foce
In questi giorni si fa il dragaggio alla foce

I consiglieri di “100% Lavagna” e il comitato Giù le mani dal fiume Entella critici per il mancato ritiro delle vecchie delibere: “Persa l’unica occasione di mettere una pietra sopra l’opera”.

Fa sempre discutere, a Lavagna, il progetto della cosiddetta “diga Perfigli” per la messa in sicurezza dell’Entella. In particolare, i soggetti più fermamente contrari a questa opera criticano l’amministrazione comunale per aver respinto, all’ultima riunione di consiglio, la mozione che chiedeva di ritirare l’adesione del Comune alla concessione dei terreni. “Il sindaco Sanguineti ha letto il parere di un legale, che ha voluto mantenere anonimo, sottraendosi alla responsabilità e perdendo così l’unica vera occasione di impedire la realizzazione della diga – dicono i consiglieri di minoranza Mario Maggi e Andrea Giorgi – E’ stato infatti appurato in tute le sedi che il primo atto amministrativo utile a rimettere in discussione il caso sarebbe proprio la presa di posizione da parte della civica amministrazione”. “Dopo la prima mozione di sostanziale contrarietà all’opera – fa eco il comitato “Giù le mani dal fiume Entella con il suo presidente Giovanni Melandri – non ha fatto seguito l’auspicato scatto di reni necessario per porre una pietra tombale sul progetto e cominciare a parlare seriamente degli interventi necessari per la mitigazione del rischio idraulico nell’intero bacino dell’Entella”. Almeno, però, l’amministrazione dimostra di condividere “il principio di prevenzione attiva”, con il lavoro di dragaggio alla foce del torrente partito ieri e atteso sino a domani: lo sottolinea Salvatore Cozzolino, altro membro del comitato, che spera venga superato invece “il metodo della difesa passiva, principio seguito dalla diga Perfigli, che ha fatto il suo tempo”.