Il trasporto pubblico si gioca il futuro

Il trasporto pubblico si gioca il futuro
Corriere a Rapallo

Ieri l’accordo con la Regione che prevede una azienda pubblica. I sindacati del Tigullio: “Atp predispone un paino di rientro da due milioni per trovare il pareggio di bilancio. Nuovi tagli da marzo”.

Ieri, è arrivata la firma sull’accordo per il trasporto pubblico locale, in base al quale la Regione Liguria si impegna a creare un bacino unico per assegnare l’appalto di gestione del servizio in tutte e quattro le Province, rimandando però la definizione delle risorse disponibili al 27 gennaio, dopo la conferenza Stato – Regioni che dovrà stabilire l’entità delle quote di finanziamenti statali per il settore in arrivo per ciascuna regione. Quella del bacino unico e, probabilmente, anche della società unica, sembra una priorità assoluta per i lavoratori di Amt e per i sindacalisti che li rappresentano, perché la società genovese deve far fronte ad un pesantissimo deficit. I pareri sull’opportunità dell’operazione, però, divergono nel Tigullio, tra i rappresentanti dei lavoratori Atp. Loris Galvan, della Fit Cisl, dice, intanto, “di non credere che l’operazione per una azienda unica si faccia” e poi commenta: “L’interesse dei lavoratori Atp, adesso, è solo quella di permettere all’azienda di sopravvivere. Da noi si deve fare un piano di rientro da due milioni e a marzo avremo un nuovo ridimensionamento del servizio con il taglio di ben 26 turni. Ci stiamo sfiancando in ragionamenti e riunioni sindacali, ma le esigenze dovrebbero chiudersi lì”. La creazione di una azienda unica pone il problema di stabilire il contratto di riferimento, perché quello di Amt è più vantaggioso, per i lavoratori, rispetto a quello delle altre aziende, “ma – conclude Galvan – non credo neppure che una azienda unica possa davvero razionalizzare i costi, a meno che non si faccia una fusione comprendente anche la ferrovia”.