Imu sui terreni agricoli, Muzio: “Dissento totalmente”

Il sindaco di Casarza Ligure Claudio Muzio
Il sindaco di Casarza Ligure Claudio Muzio
Il sindaco di Casarza Ligure Claudio Muzio

Ancora reazioni sull’applicazione dell’Imu sui terreni agricoli. Il sindaco di Casarza Ligure Claudio Muzio totalmente contrario: “Balzello privo di alcun senso”. A rincarare la dose anche gli esponenti della Lega Nord.

Si moltiplicano le reazioni in merito al pagamento dell’Imu sui terreni agricoli. “Dissento totalmente da questo modo di procedere, al momento non dispongo degli strumenti normativi per non applicare questa imposta – commenta il sindaco di Casarza Ligure Claudio Muzio -. Da un lato si fa finta di aiutare chi ancora presidia il nostro territorio avendo cura dei campi e dall’altro lo si colpisce con un balzello privo di alcun senso”. Muzio inoltre reputa la presa di posizione dell’assessore regionale Raffaella Paita, che ha criticato il provvedimento “debole e demagogica”: “Ritengo che chiedere di esentare l’Imu sui terreni agricoli montani solo nei Comuni Liguri colpiti dall’alluvione sia una presa di posizione debole e di facciata rispetto a una scelta del Governo che va a colpire nella quasi totalità dei casi beni che non producono alcun reddito concreto e che spesso sono solo portatori di spese per i proprietari”. Il sindaco fa già anche i conti: “La previsione nel Comune di Casarza Ligure è di un introito totale di circa 44mila euro di cui ben 32mila saranno trattenuti alla fonte da chi ci governa. Molto semplificando, la quota media che graverà sui possessori di terreni agricoli nel Comune di Casarza Ligure sarà pari a circa 30 euro di cui 23 andranno direttamente allo Stato”. Sul tema anche il segretario regionale della Lega Nord Sonia Viale e il consigliere regionale Edoardo Rixi: “Reintrodurre l’Imu sui terreni agricoli è una follia che solo un governo distante anni luce dalla realtà e dai problemi dei cittadini poteva partorire – dice Viale -. È assurdo spendere tante belle parole sulla prevenzione del dissesto idrogeologico e sul recupero delle campagne se poi si tassa chi in quelle terre, a fatica e tra mille sacrifici, lavora e vive contribuendo realmente a difendere il nostro entroterra”. Rixi: “L’ennesima beffa e l’ennesima mazzata che colpisce le nostre imprese messe in ginocchio più che dalla crisi a questo punto dal vampirismo del governo Renzi. Beffa nella beffa è che le tasse che il governo Renzi ha intenzione di estendere ai terreni agricoli non contribuiranno a rimpolpare le casse dei Comuni di esazione che anzi vedranno decurtarsi ulteriormente le risorse di attribuite a titolo di fondo di solidarietà comunale dallo Stato”.