La capitaneria ha sequestrato 540 kg di pesce: i risultati della maxi operazione nel Tigullio

La capitaneria ha sequestrato 540 kg di pesce: i risultati della maxi operazione nel Tigullio

13 mila euro di multe inflitte, ed una denuncia penale. Questi i numeri dei controlli sulla fliera ittica che ha impegnati gli uomoni della giardia costiera di Santa Margherita Ligure.

Quasi quattrocentocinquanta chilogrammi di prodotti ittici sequestrati, tredicimila euro di sanzioni amministrative inflitte e una denuncia penale. Sono questi i risultati di un’operazione di controllo sulla filiera ittica che ha impegnato la guardia costiera di Santa Margherita Ligure e gli altri uffici marittimi della zona del Tigullio, per l’intera durata della prima settimana del mese di ottobre. Le capillari verifiche hanno riguardato l’intero territorio di competenza, in mare e a terra, dove hanno interessato le località costiere, senza però risparmiare l’entroterra. Specchi acquei, punti di sbarco, ma anche ristoranti ed esercizi commerciali della piccola e della grande distribuzione sono stati passati al setaccio, al fine di  verificare la corretta applicazione della normativa comunitaria e nazionale vigente, da parte degli operatori del settore. Tra le violazioni più rilevanti riscontrate dagli ispettori della capitaneria di orto, si segnala il tentativo di frode nell’esercizio del commercio perpetrato da un ristoratore di Rapallo che, nel menù, proponeva ai propri clienti prodotti congelati come fossero freschi e spacciava tonno pinna gialla per il più costoso tonno rosso. L’uomo è stato denunciato ed il pescato è stato posto sotto sequestro. Nella stessa città, altri due ristoranti sono stati trovati privi della documentazione che attestasse la provenienza di parte dei prodotti detenuti nei locali, pronti per essere somministrati agli avventori. Ai due esercizi di ristorazione sono state comminate sanzioni amministrative per un importo di 3.000 euro, con sequestro di circa 15 chilogrammi di pescato, probabilmente frutto di pesca di frodo. Per analoga motivazione, il personale della guardia costiera di Lavagna e di Chiavari ha multato per 1.500 euro il responsabile di un centro della grande distribuzione dell’entroterra, che esponeva in vendita pescato fresco, del quale non è stato in grado di dimostrare la provenienza. Circa 415 i chilogrammi di merce sequestrata, tra cui pregiati astici, altri crostacei, mitili, molluschi, tonno, pesce spada, orate, eccetera. Prodotti scaduti mantenuti in vendita, a discapito degli inconsapevoli acquirenti, sono stati rinvenuti dai militari in tre distinti esercizi commerciali di Santa Margherita Ligure. 2.000 euro l’importo della sanzione inflitta a ciascuno degli operatori coinvolti. Lo stesso tipo di multa è toccata ad un ristoratore del luogo per non essersi attenuto alle norme previste in materia di rilevazione periodica della temperatura della cella frigo dove conservava il pescato. In mare, al largo di Lavagna, sono stati sequestrati ad ignoti alcuni attrezzi da pesca irregolari, perché non segnalati.