La criminologa Bruzzone e una pista per la verità sul delitto di Nada Cella

La criminologa Bruzzone e una pista per la verità sul delitto di Nada Cella
Roberta Bruzzone a Villa Porticciolo ieri sera

La nota criminologa è intervenuta alla Tigulliana e ha anticipato un libro in cui ricostruisce il delitto di Chiavari in base agli atti “di una inchiesta costellata di errori”. E dice: “Sulla scena c’era una donna non giovane”.

C’era una donna sulla scena del delitto e quindi, quanto meno, si può presumere che fosse in compagnia dell’assassino di Nada Cella, se non fosse stata lei stessa l’autrice. Lo ha detto, ieri sera, la famosa criminologa Roberta Bruzzone, che alla Tigulliana di Rapallo, con Marco Delpino, ha presentato un libro di prossima uscita incentrato proprio sul delitto di Chiavari di 22 anni fa, all’interno di un incontro complessivo dedicato alle violenze sulle donne.

Non so se questa ricostruzione sarà la chiave di volta della vicenda – ha detto al microfono di Salvo Agosta – ma certamente quella indagine fu costellati di errori investigativi e aspetti sottovalutati. Noi – prosegue – abbiamo effettuato una ricostruzione investigativa portata sino a non entrare nella diffamazione, affidandoci rigorosamente agli atti depositati, Riteniamo assolutamente affidabile la testimonianza di un cliente dello studio Soracco che ha raccontato di aver chiamato, quel giorno, quattro volte lo studio, spiegando che alle prime due gli aveva risposto una donna, non giovane, che seccamente diceva che quello non era lo studio. Al quarto tentativo, invece, ha risposto Marco Soracco. Bisogna capire chi fosse quella donna”.

Il palco con Roberta Bruzzone a Rapallo alla Tigulliana