La formazione professionale in Liguria

assessore Ilaria Cavo

“Regione Liguria, grazie ad un sistema integrato tra formazione e politiche del lavoro, è da sempre attenta a fornire le professionalità richieste dalle aziende.

Da mesi lavoriamo per accorciare la differenza tra formazione e richiesta di figure professionali, mettendo in campo misure mirate e innovative che coinvolgano, oltre agli enti di formazione, anche le aziende interessate a formare per occupare. In questo senso andrebbe rivisto anche il reddito di cittadinanza. Per accedere al sussidio andrebbe introdotta la frequenza obbligatoria a corsi di formazione e stage aziendali così come bisognerebbe attivare la sospensione dello stesso anche per lavori stagionali. In questo modo si potrebbe venire realmente incontro alle esigenze delle imprese”. Così il presidente Giovanni Toti sulla discrepanza tra domanda e offerta di alcune figure occupazionali richieste dalle aziende. “La formazione a sportello, la cosiddetta ‘linea C’ – spiega l’assessore alla Formazione Ilaria Cavo- e’ stata ideata e finanziata per permettere alle aziende che hanno necessità di formare nuove figure, di presentare domanda, d’accordo con l’ente di formazione, per un corso specifico per il quale si impegna ad assumere il 60% dei soggetti formati e ricevere così il supporto economico per la sua realizzazione. Su questa progettualità abbiamo impegnato ben 5 milioni di euro e al momento c’è ancora capienza per 800mila. Quest’anno, in uscita dal Covid, abbiamo inserito un’altra misura che affianca al principio dell’occupazione quello dell’occupabilità ovvero la formazione sul posto di lavoro. E’ nata così ‘Match Point’ finanziata con 4 milioni di euro. La caratteristica è quella di prevedere necessariamente, per gli utenti che devono essere giovani under 30, un percorso in alternanza al 50% in aula e al 50% in azienda. Non va dimenticato poi che Regione Liguria offre una filiera professionalizzante che prende i ragazzi dalla terza media e, con gli IeFP e il sistema Duale finanziati con recente impegno regionale annuale di circa 15 milioni di euro, li accompagna fino agli ITS. Nello specifico vanno a formare le figure del tecnico superiore per la mobilità delle persone e delle merci, il tecnico superiore per l’automazione ed i sistemi meccatronici, il tecnico superiore per i metodi e le tecnologie per la gestione dei sistemi hardware/software per l’industria 4.0. Altri tre corsi rappresentano invece il primo concreto avvio delle due neonate fondazioni dell’ITS sul turismo nel Tigullio e dell’ITS sull’agroalimentare a Imperia”.