“La magia del Presepe” in mostra al Lascito Cuneo di Calvari

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Mini Presepi e altre iniziative al Lascito Cuneo

Con questo titolo, “La magia del Presepe”, viene organizzata da tre anni, al Lascito Cuneo di Calvari, una iniziativa particolare, incentrata sulla rappresentazione della Natività attraverso numerosi mini Presepi

realizzati dagli alunni della scuola primaria, ma estesa ad altri motivi che hanno in qualche modo a che fare con le ricorrenze natalizie e di inizio anno. In questa terza edizione, che si protrae fino al 12 gennaio con possibilità di visite dalle 15.30 alle 18.30 di ogni giorno escluso Capodanno, i mini Presepi sono venti. Con l’occasione è possibile vedere gli otto pannelli di Fabio Galli, attraverso i quali presenta la sintesi di una sua ricerca sui “giorni conterecci”, ossia sulle giornate che nel mondo contadino di una volta venivano prese in attenta considerazione per formulare le previsioni dell’andamento dei raccolti.  Gliene ha dato l’occasione il ritrovamento di un foglietto relativo al dicembre del 1821 e al gennaio dell’anno seguente sul quale sono diligentemente riportate giorno per giorno le condizioni del tempo e una annotazione riguardante una tempesta con vento violentissimo e conseguente mareggiata verificatasi attorno alle 4 della notte di Natale con il crollo di tre case a Sestri Levante, gravi danni a Chiavari e un morto a Rapallo. Non è tutto, nelle sale del Lascito anche la mostra “I fiori di Ivana”, una ventina di quadri con le artistiche composizioni di fiori essiccati, tra i quali non mancano le stelle di Natale, realizzate con una tecnica particolare da Ivana Dondero, che consente la conservazione dei colori naturali originali.  C’è poi una piccola raccolta di libri per ragazzi dedicati al Natale (e naturalmente al Presepe), curata da Silvana Lagomarsino; ed infine, riproposta per chi non l’avesse vista la scorsa estate, la mostra “Ardesia, pietra della fatica”, con le immagini fotografiche raccolta da Davide Valentino Solari negli antri bui delle vecchie cave e nell’ambiente circostante, dove i pezzami di scarto sono stati utilizzati per farne muri di rustici casolari, sostegni delle fasce e lastricati di sentieri.