Lames verso il trasferimento: l’accordo c’è

L’azienda fornisce garanzie occupazionali ai sindacati. Al posto dei capannoni, a Sampierdicanne, centinaia di appartamenti. Da definire i dettagli del progetto e la sua portata economica: le parti si rivedranno tra un mese.Sono tutti d’accordo: la Lames si può spostare nella Piana di Seriallo, al confine tra Leivi e San Colombano. La riunione svoltasi a Chiavari ha dato un esito sorprendentemente positivo, con tutti i soggetti interessati impegnati a rispondere positivamente alle condizioni poste dagli altri. I sindacati, in particolare, hanno premesso di richiedere il mantenimento dei livelli occupazionali attuali e l’azienda ha risposto che così sarà, evidenziando come la nuova sede garantisca i maggiori e tanto agognati spazi. “Il nostro interesse è per i lavoratori, e chiediamo garanzie di quanto ci è stato promesso”, dicono Firpo della Cgil e Roncone della Cisl. “Abbiamo un progetto pronto dal 2004 – racconta, invece, l’amministratore delegato della Lames, Luca Pellegri -. Adesso assistiamo ad una accelerazione, grazie all’impulso della nuova amministrazione comunale ed all’ingresso della Filse”. La finanziaria della Regione potrebbe, anche se non vi è certezza, pagare le opere urbanistiche per il trasferimento a Leivi: il sindaco della confinante San Colombano, Luisa Chiesa, pone infatti, come propria condizione, l’adeguamento della propria viabilità all’arrivo dei capannoni industriali. Al posto di quelli attualmente presenti a Sampierdicanne, invece, sorgeranno centinaia di appartamenti: 400, 450, anche se il progetto non è ancora definitivo. Il 10% di questi andrà al Comune di Chiavari, per incrementare la disposizione di case popolari. Tra un palazzo e l’altro, area verde, con attrezzature per bambini, mentre i parcheggi e la viabilità interna saranno confinati nel sottosuolo. La super operazione immobiliare sarà condotta direttamente dalla Lames, che terrà gli introiti delle vendite, rifacendosi ampiamente delle spese per il trasferimento.
“Sono soddisfatto, ammesso che tutto vada nelle direzioni annunciate”, è il commento del sindaco Agostino, che aggiunge “I fessi ci sono sempre”, a chi chiede se teme accuse di speculazione.
I tempi dell’operazione? Due anni, secondo le speranze più ottimistiche.


Redazione Radio Aldebaran – www.radioaldebaran.it