Lavagna, amministrative e primarie: il Pd si dice “vittima dell’inquinamento del voto”

Mauro Caveri era candidato sindaco
Mauro Caveri era candidato sindaco
Mauro Caveri era candidato sindaco

Il circolo cittadino del Partito Democratico si dichiara parte lesa “di questa ignobile vicenda”. E sottolinea come siano stati i dirigenti stessi del partito a far emergere le anomalie che poi portarono all’annullamento del voto lavagnese per le primarie del centrosinistra in Regione.

“Siamo parte lesa di questa ignobile vicenda”. Così si esprime il Partito Democratico di Lavagna in ordine all’indagine denominata “I Conti di Lavagna” che ha portato all’arresto del sindaco Pino Sanguineti, dell’ex onorevole Gabriella Mondello e del consigliere comunale Massimo Talerico. Secondo il Pd lavagnese il voto amministrativo della primavera di due anni fa è stato pesantemente inquinato e la prima vittima fu Mauro Caveri, candidato sostenuto da “Uniti per Lavagna”. Analoghe considerazioni vengono espresse anche in merito alle primarie per la scelta del candidato del centrosinistra alle regionali dello scorso anno. Il voto di Lavagna fu annullato, mentre ora sembrerebbe emergere un interessamento diretto di Sanguineti e Mondello per dirottare voti su Raffaella Paita. “L’inquinamento del voto del seggio di Lavagna – è la presa di posizione – è stato causato da esponenti politici che nulla hanno avuto a spartire con il Partito Democratico a livello locale e ne sono stati avversari. Va ulteriormente rimarcato che sono stati proprio i dirigenti ed i militanti del circolo PD “Massimo Boggiano” a far da subito emergere le anomalie riscontrate segnalando quanto stava accadendo agli organi di garanzia competenti e alla stampa”.