Lavori nella Galleria Ruta, lunedì si parte: attivo numero verde
Disagi in vista, un solo binario attivo in entrambe le direzioni tra Santa Margherita Ligure e Recco. Polemiche a Rapallo, il Circolo della Pulce attacca il Comune e rimpiange il tunnel.
Inizieranno lunedì gli annunciati lavori all’interno della Galleria Ruta. I lavori proseguiranno fino al 4 dicembre e per tutto il periodo sarà interrotto il binario in direzione Genova e quindi modificato il programma di circolazione dei treni: tra Santa Margherita e Recco sarà infatti utilizzabile un solo binario in entrambi i sensi di marcia. Le modifiche agli orari sono già state inserite nell’edizione estiva dell’orario ufficiale, per il periodo dei lavori la direzione regionale di Trenitalia attiverà anche il numero verde 800.098781 per informazioni o segnalazioni. Informazioni potranno essere chieste anche nelle stazioni, nelle biglietterie e negli uffici assistenza clienti. Resta attivo anche il sito internet www.fsnews.it. L’investimento complessivo è di 10 milioni, i lavori si rendono necessari a causa di significative infiltrazioni d’acqua. Le aree di cantiere verranno allestite a Camogli, Santa Margherita Ligure e Chiavari.
I lavori annunciati nella Galleria Ruta suscitano polemiche a Rapallo. Il Circolo della Pulce, infatti, rileva che i camion per il trasporto del materiale di risulta attraverseranno San Michele e Rapallo e che, una volta terminate le demolizioni e gli scavi, 182 autobetoniere partiranno dalla centrale di betonaggio di San Pietro per raggiungere Santa Margherita, percorrendo Via Mameli, Via della Libertà, Corso Matteotti, Corso Colombo e Via San Michele; le stesse 182 betoniere torneranno poi vuote da Santa Margherita percorrendo l’Aurelia. “Davanti a tutto ciò – chiede il Circolo della Pulce – l’Amministrazione di Rapallo cosa fa?”. Il Circolo coglie quindi l’occasione per tornare a parlare del tunnel Rapallo-Santa Margherita: “Se ci fosse nessuno si accorgerebbe di nulla, i polmoni e le orecchie degli abitanti di Santa e Rapallo sarebbero al sicuro e chi deve lavorare lo farebbe con più tranquillità e con minori costi”.
