Le riflessioni al tempo della pandemia degli studenti del Caboto diventano un libro
Chi diceva “chiedo affetto”, chi confidava di non credere tanto in quel refrain “andrà tutto bene”, chi scriveva “mi manca preoccuparmi, mi manca la mia vita reale”: sono le riflessioni dell’epoca del lockdown dei ragazzi, la categoria che maggiormente ha patito la mancanza di amicizia diretta e socialità in quel drammatico momento.
Sono state raccolte in un libro quelle dei ragazzi dell’Istituto Caboto. Si intitola “Riflessioni di ragazzi e ragazze in tempo di pandemia” e oggi, in occasione della Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia, è stato presentato dall’amministrazione comunale di Santa Margherita Ligure, che ne aveva promosso la realizzazione con i propri servizi bibliotecari. La consegna delle copie agli stessi ragazzi del Caboto doveva essere al Parco del Flauto Magico, ma il cattivo tempo ha trasformato il tutto in un appuntamento via zoom trasmesso sul canale YouTube del Comune di Santa Margherita Ligure. L’assessore alla pubblica istruzione Beatrice Tassara ha invitato i giovani del Caboto a farne anche uno spettacolo teatrale con cui partecipare al concorso già bandito nel nome di Lele Luzzati. Nel frattempo ci sono 300 copie che vanno sostanzialmente alla scuola, ma la casa editrice De Ferrari ne stamperà altre da portare nelle librerie.