Lotta alla mosca dell’olivo, al via analisi settimanali sui campioni di otto stazioni

Emesso intanto il bollettino del 19/07
Emesso intanto il bollettino del 19/07
Emesso intanto il bollettino del 19/07

Inizia il monitoraggio della Olivicoltori Sestresi: 100 olive per ognuna delle otto stazioni di rilevamento saranno analizzate ogni settimana da un agronoma per aggiornare costantemente il tiro nella lotta alla mosca dell’olivo.

La cooperativa agricola Olivicoltori Sestresi inizia questa settimana il monitoraggio in campo della mosca dell’olivo. Otto le stazioni di rilevamento rese operative sul territorio, dal livello del mare fino alle quote più alte delle colline dell’entroterra, con l’intento di salvaguardare sempre più la produzione e la qualità dell’olio extravergine prodotto riducendo al minimo i trattamenti fitosanitari. Ogni settimana saranno prelevate a campione in ogni stazione circa 100 frutti di oliva che l’agronoma Emanuela Cuneo provvederà ad analizzare al fine di poter emettere un comunicato con risultati e indicazioni ogni giovedì. I bollettini si potranno leggere sul sito della Olivicoltori Sestresi (www.olivicoltori.net) o ascoltare tramite la segreteria telefonica degli Olivicoltori Sestresi (0185 44341) dopo le 19. Intanto, il bollettino emesso ieri riporta che “nelle zone costiere si è completamente conclusa la fase di indurimento del nocciolo, pertanto le olive risultano suscettibili agli attacchi dell’insetto. In queste zone si è ampiamente superata la soglia di intervento pertanto si consiglia di eseguire un trattamento con prodotti larvicidi nelle zone entro i 150 m slm dei Comuni di Lavagna, Sestri Levante e Moneglia. Per tutte le altre zone di primo entroterra (Val Petronio e Entella) e di entroterra (Val Graveglia e Val Fontanabuona) astenersi al momento da trattamenti con prodotti larvicidi. Per chi invece volesse attivare metodi di lotta alternativi, in particolare preventivi o adulticidi, in particolare per le zone dell’entroterra, è il momento di distribuire i prodotti o installare le trappole per la cattura massale”.