Marciapiede al Passo del Bracco, la replica del Comitato “Colline del Bracco”

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E' polemica sul marciapiede al Bracco
E’ polemica sul marciapiede al Bracco

Il Comitato interviene in seguito alla presa di posizione del titolare dell’Antica Osteria Tagliamento. Al centro del contendere marciapiede, paletti anti-sosta e traffico motociclistico.

Continua il botta e risposta in merito al marciapiede del Passo del Bracco. Pubblichiamo integrale la replica del Comitato “Colline del Bracco”.

Spettabile Redazione di Radio Aldebaran – Chiavari –

con riferimento all’articolo apparso sul Vs. sito il giorno 31 maggio u.s., riferendomi a quanto esposto dal titolare del “antico ristorante Tagliamento”, sono doverose alcune repliche e smentite, per’altro già inviate a suo tempo alla stampa locale, al fine di trasferire ai Vs. affezionati lettori elementi sufficenti per una piena analisi dei fatti di cronaca, da tempo evidenziati dai media liguri.

1. I paletti “anti sosta” sono stati installati dopo regolare DIA al comune, inoltre gli stessi sono stati riposizionati come da indicazioni sopravvenute da parte delle Forze dell’Ordine al fine di evitare contenziosi con gli utenti della strada.

2. Il marciapiede è stato oggetto di richiesta da parte degli abitanti ad Anas al fine di consentire il transito al di fuori della proprie abitazioni senza il rischio di essere travolti da un veicolo che sopraggiunga sulla carreggiata. Al momento la sosta “selvaggia” sulla banchina stradale non consente la deambulazione in sicurezza, sopratutto per anziani, per i più piccini, o per le fasce deboli (portatori di handicaps in primis)

3. Anas si è fatta carico di realizzare nel 2011 un grande parcheggio,segnalato da evidente cartellonistica stradale, posizionato a 50 metri dall’antico ristorante Tagliamento”, questo allo scopo di garantire la sosta in sicurezza per gli avventori del locale medesimo e tutti coloro che necessitano di potersi fermare;

4. Le Forze dell’Ordine che intervengono al Passo del Bracco hanno lo scopo di proteggere i cittadini e la loro presenza è stata fondamentale in questi anni per ridurre il fenomeno delle gare clandestine, delle corse e della sosta selvaggia:  solo a  loro và il merito di avere ridotto la incidentalità stradale;

5. La famiglia proprietaria dei muri siti a Casa Marcone, che ospitano l’attività ricettiva, ha in passato più volte offerta la possibilità al gestore di richiedere un autonomo accesso carrabile per i propri Clienti negli spazi antistanti il locale e ne ribadisce pubblicamente la disponibilità.

Il Comitato delle Colline del Bracco dal 2008 (sulla scorta di quanto iniziato nel 2004 dalle amministrazioni locali di Sestri L., Moneglia, Deiva M., Carrodano) promuove la legalità al Passo del Bracco attraverso il dialogo con le Istituzioni e con i tanti mototuristi che nel passato hanno preso le distanze da comportamenti incivili, inqualificabili e pericolosi di una ridotta parte di centauri. Purtroppo ancora oggi assistiamo alla distrazione di alcuni amanti delle 2 ruote che sostano in divieto di sosta, certamente anche per una non sempre riconoscibile segnaletica stradale ed alcune “carenze” oggetto di possibili migliorie infrastutturali che il Comitato ha sollecitato ad Anas.

Anas Spa ha pubblicamente preso l’impegno di installare e posizionare ulteriore segnaletica verticale ed orizzontale, compresi “marciapiedi” o banchine stradali, al fine di tutelare la vita delle persone, siano essi anziani residenti, bambini, motocilcisti, automobilisti e tutte le fascie deboli.

Il Comitato nella persona del Sottoscritto Giancarlo Sivori, non ha mai preso posizione contro gli amanti delle 2 ruote (come risulta evidente nella nota rubrica Mi Manda Rai3), categoria alla quale appartiene il suddetto, tanto meno il padre, Sig. Gino, ha mai sporto querela o denuncia alle Forze dell’Ordine nei confronti di alcun appartenente a suddetta categoria. Il Sig. Sivori ha subito 2 aggression fisiche da parte di “ignoti” abituali frequentatori del luogo nel 2011 e nel 2012 e a tutt’oggi la propria incolumità è messa a repentaglio quando si accinge ad attraversare la strada.

Riteniano che questa “particolare” vicenda di inciviltà sia intrisa di interessi personali che abbiano potuto determinare prese di posizione gravi, finanche raggiungere la diffamazione a mezzo della stampa , strumentalizzando le legittime richieste dei cittadini che chiedono poter vivere e riposare in sicurezza.

La campagna di diffamazione nei riguardi della famiglia Sivori e dei familiari ha determinato uno stato di pericolosità che ha spinto il Sottoscritto, padre di 2 bimbi in tenera età, lasciare temporaneamente l’abitazione per garantire un’adeguato stile di vite ai propri cari.

In questa vicenda non si chiede di altro che il rispetto per i pochi abitanti del Passo del Bracco, i 9, tra residenti e proprietari di seconda casa, abitanti di Casa Marcone che tutte le domeniche vedono la propria vita stravolta e messa a repentaglio da poche decine di incivili.

Grato per lo spazio di replica che vorrete garantire, Vi porgo i miei migliori saluti.

Giancarlo SIVORI