Marocchino pestato e ronde, le reazioni del Silp e degli Acari

Suscita polemiche la questione delle ronde emersa a seguito del pestaggio del 35enne marocchino aggredito a Verzi di Lorsica. Per il Silp “la sicurezza deve restare una prerogativa dello Stato”. Gli Acari: “Farsi giustizia non è giustificabile, appello alle autorità democratiche”.

Il violento pestaggio del 35enne marocchino aggredito a Verzi di Lorsica domenica sera da tre uomini di Cicagna che lo hanno ridotto in fin di vita continua a suscitare polemiche in merito alla questione della mancanza di sicurezza nel territorio, che sembrerebbe essere stata la molla che ha spinto i  tre autori ad agire. “Dopo la  richiesta delle ronde in seguito a questo caso – commenta il Silp Cgil – il sindacato ribadisce che dove esistono le ronde lo Stato dimostra di perdere efficacia, autorevolezza e credibilità: questo è il risultato del costante abbandono dell’attività preventiva a causa della carenza di risorse inflitta da un Governo che fa cassa sulla sicurezza, aggravata da un’amministrazione locale che non riconosce i propri limiti e per non creare problemi al Ministero dell’Interno, non richiede con decisione rinforzi adeguati e punta solo sulla repressione”. Per il Silp una cosa è certa: “La sicurezza deve restare una prerogativa dello Stato, guai dare credibilità a pericolose derive emozionali e anche la politica deve fare la sua parte, mettendo in campo nuovi “patti sulla sicurezza”, svuotati da demagogia e propaganda”.
Un appello alla politica giunge anche dall’associazione Acari Tigullio che chiede se si stia “giocando a fare la guerra” commentando l’atteggiamento di chi ha mostrato di comprendere, se non giustificare il comportamento degli aggressori: “Possibile che nessuna autorità democratica nel Levante senta il bisogno di intervenire in questo delirio dicendo chiaramente che farsi giustizia non è giustificabile? Che un eventuale furto non vale un tentato omicidio? Possibile che questi loschi figuri possano parlare liberamente di fucili e ronde senza che nessuno intervenga? Possibile che i sindaci, seppur leghisti, possano avallare e sostenere certi toni? È necessaria una mobilitazione anti-razzista, chi si riconosce in questi valori non può tollerare che la violenza ignorante e cieca diventi la normalità.